Marquez domina in Argentina, Rossi piega Dovizioso per il secondo posto
Il pilota della Honda scappa fin dalla prima curva e fa il vuoto alle sue spalle. Gran duello tra i due italiani, con Valentino che ritrova il podio dopo 10 GP d'assenza e il ducatista che limita i danni su una pista ostica.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La sensazione oggi era che il GP d'Argentina lo potesse solo perdere Marc Márquez , ma che se non avesse commesso sbavature, il vincitore sarebbe stato sicuramente lui. Il campione del mondo aveva troppa voglia di riscattare la domenica nera di un anno fa e si è andato a prendere una vittoria perentoria.
Anzi, forse la più perentoria della sua già trionfale carriera. Scattato benissimo dalla pole position, il pilota della Honda si è costruito un vantaggio di oltre un secondo sugli inseguitori nel corso del primo giro e poi ha allargato sempre di più la forbice sugli inseguitori, toccando anche oltre 13" di vantaggio e presentandosi sotto alla bandiera a scacchi con quasi 10" di margine sugli inseguitori per festeggiare la sua 45esimo vittoria nella top class, la 71esima assoluta.
Alle sue spalle invece la battaglia è stata davvero bellissima e ad animarla sono stati Valentino Rossi ed Andrea Dovizioso. Il forlivese oggi non sembrava dotato di un passo particolarmente veloce ed ha usato al meglio la grande arma del motore della Ducati, rispondendo colpo su colpo ai sorpassi del "Dottore" sul rettilineo opposto del tracciato argentino.
Una volta riuscito a mettersi davanti, però, Valentino non ha staccato Dovi come sarebbe stato ipotizzabile, nonostante scelte di gomme diverse al posteriore (media per il #46, soft per lo #04). Anzi, con il passare dei giri ha iniziato ad incombere su entrambi la minaccia di Alex Rins, autore di una grande rimonta dalle retrovie con la sua Suzuki . In quel frangente i due hanno cambiato passo e Dovizioso si è rimesso davanti. Rossi però non ne ha voluto sapere di mollare e proprio all'ultimo giro ha trovato il varco giusto alla curva 7, senza lasciare possibilità di replica all'avversario.
Un secondo posto pesante per il "Dottore", perché per lui il podio mancava addirittura dal GP di Germania dello scorso anno, quindi da ben 10 GP. Per Dovizioso comunque si tratta di un risultato prezioso in ottica Mondiale, perché è pur sempre un podio su una pista storicamente ostica per la Ducati. Dopo due gare quindi passa in testa al Mondiale Marquez, ma con soli 4 punti su di lui.
Ai piedi del podio c'è un ottimo Jack Miller, che con la Ducati del Pramac Racing è riuscito a regolare proprio all'ultimo giro la Suzuki di Rins e la Desmosedici GP ufficiale. Per "Jackass" si è trattato di una gara corsa da protagonista, sempre a ridosso delle posizioni da podio e questo è quello che la Ducati si aspetta da lui avendogli affidato una GP19.
In questo gruppetto fino all'ultimo giro c'era stato anche Franco Morbidelli, che ha senza dubbio disputato la gara più bella della sua carriera in MotoGP. Peccato però che a poche curve dal termine il pilota della Yamaha Petronas abbia fatto "strike" con l'altra M1 di Maverick Vinales, eliminando entrambi. Se quella dell'ex iridato di Moto2 era stata però una gara molto positiva, lo stesso non si può dire per lo spagnolo, che nonostante una coppia di gomme morbide è partito un'altra volta male e non ha mai avuto il ritmo dei migliori.
Continuando a scorrere la classifica, è molto buono anche il settimo posto di Takaaki Nakagami, davanti a Fabio Quartararo, che con la Yamaha Petronas si prende la palma di miglior rookie. Top ten anche per i fratelli Espargaro, con l'Aprilia di Aleix in nona posizione davanti alla KTM di Pol. E parlando della Casa austriaca è molto interessante anche l'11esimo posto dell'esordiente Miguel Oliveira. Continuano a faticare con le loro nuove moto, e tanto, invece Johann Zarco ed Andrea Iannone, che hanno chiuso rispettivamente 15esimo e 17esimo.
Davanti a loro c'è un Jorge Lorenzo ancora autore di una gara incolore con la sua Honda: lo spagnolo non è al top della forma fisica, ma vederlo 12esimo a mezzo minuto da Marquez fa un certo effetto, soprattutto se si pensa che Cal Crutchlow gli è arrivato molto vicino pur essendo stato costretto ad effettuare un ride through per partenza anticipata. Da segnalare, infine, i primi due punti in MotoGP di Pecco Bagnaia, 14esimo con la Ducati Pramac.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 25 | 41'43.688 | 172.7 | 25 | |||||
2 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 25 | 41'53.504 | 9.816 | 9.816 | 172.0 | 20 | |||
3 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 25 | 41'54.218 | 10.530 | 0.714 | 172.0 | 16 | |||
4 | 43 | Jack Miller | Ducati | 25 | 41'55.828 | 12.140 | 1.610 | 171.9 | 13 | |||
5 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 25 | 41'56.251 | 12.563 | 0.423 | 171.8 | 11 | |||
6 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 25 | 41'57.438 | 13.750 | 1.187 | 171.8 | 10 | |||
7 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 25 | 42'01.848 | 18.160 | 4.410 | 171.5 | 9 | |||
8 | 20 | Fabio Quartararo | Yamaha | 25 | 42'04.091 | 20.403 | 2.243 | 171.3 | 8 | |||
9 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 25 | 42'08.980 | 25.292 | 4.889 | 171.0 | 7 | |||
10 | 44 | Pol Espargaro | KTM | 25 | 42'09.367 | 25.679 | 0.387 | 171.0 | 6 | |||
11 | 88 | Miguel Oliveira | KTM | 25 | 42'09.543 | 25.855 | 0.176 | 170.9 | 5 | |||
12 | 99 | Jorge Lorenzo | Honda | 25 | 42'11.185 | 27.497 | 1.642 | 170.8 | 4 | |||
13 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 25 | 42'15.086 | 31.398 | 3.901 | 170.6 | 3 | |||
14 | 63 | Francesco Bagnaia | Ducati | 25 | 42'16.581 | 32.893 | 1.495 | 170.5 | 2 | |||
15 | 5 | Johann Zarco | KTM | 25 | 42'17.060 | 33.372 | 0.479 | 170.4 | 1 | |||
16 | 55 | Hafizh Syahrin | KTM | 25 | 42'19.233 | 35.545 | 2.173 | 170.3 | ||||
17 | 29 | Andrea Iannone | Aprilia | 25 | 42'21.926 | 38.238 | 2.693 | 170.1 | ||||
dnf | 12 | Maverick Viñales | Yamaha | 24 | 40'16.294 | 1 Lap | 1 Lap | 171.8 | Accident | |||
dnf | 21 | Franco Morbidelli | Yamaha | 24 | 40'16.485 | 1 Lap | 0.191 | 171.8 | Accident | |||
dnf | 36 | Joan Mir | Suzuki | 21 | 36'01.267 | 4 Laps | 3 Laps | 168.1 | Retirement | |||
dnf | 53 | Tito Rabat | Ducati | 15 | 25'19.982 | 10 Laps | 6 Laps | 170.7 | Accident | |||
dnf | 17 | Karel Abraham | Ducati | 14 | 23'43.512 | 11 Laps | 1 Lap | 170.1 | Accident |
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