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Marquez cede lo scettro ad Austin: “Ho sbagliato, mi sentivo davvero forte”

Dopo sei anni, il Campione in carica perde l’egemonia ad Austin e getta alle ortiche una gara che ha dominato per 8 giri. Perde anche il comando della classifica e fa mea culpa, ma è già proiettato verso Jerez, dove cercherà il riscatto.

Marc Marquez, Repsol Honda Team bike

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Da quando nel 2013 il Circuito delle Americhe è entrato a far parte del calendario MotoGP, l’unico dominatore è stato Marc Márquez , che vinto per sei anni consecutivi. Territorio inespugnabile per chiunque, anche quest’anno è stato teatro di un’egemonia che però si è interrotta all’ottavo giro, quando il Campione del mondo in carica ha perso il controllo della sua  Honda , finendo a terra e gettando alle ortiche il lavoro svolto durante il weekend.

Il ‘re di Austin’ deve cedere il trono e lascia gli Stati Uniti con un colpo a vuoto. Non raccoglie infatti nemmeno un punto sulla pista che gli è stata amica per sei anni e che oggi l’ha fatto precipitare andando contro ogni pronostico che lo dava facilmente vincitore. La scivolata invece ha ribaltato in pochi secondi le sorti della classifica iridata: il pilota Honda perde l’egemonia ed il primato, a favore di un Andrea Dovizioso in difficoltà ma che riesce a limitare i danni.

 

Proprio l’italiano della Ducati balza al comando del mondiale e vola a Jerez da leader. Crolla invece Marquez, che arriva al primo appuntamento europeo della stagione in quarta posizione a 9 punti di distacco dal diretto rivale. Sulla pista di casa il Campione in carica cercherà il riscatto e proverà a ricucire il margine che lo separa dalla vetta.      

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Marc Marquez ha dato prova di essere un osso duro, lo ha dimostrato anche oggi ad Austin, quando dopo la caduta ha fatto di tutto per rientrare in pista. A nulla sono valsi i tentativi, la moto era diventata improvvisamente ingestibile nella via di fuga anche per via di una componente rotta. Il catalano ha commesso un errore, inaspettato e forse figlio di un’eccessiva sicurezza del mezzo e del passato su questa pista.

“Ho sbagliato”, confessa Marquez dopo la gara. “La caduta mi fa un po’ arrabbiare, ma siamo umani ed un errore può capitare. L’importante è ammettere di aver sbagliato ed imparare. Cercherò di capire come sia successo, perché non lo so, ma dopo questo inciampo voglio arrivare ancora più forte a Jerez”.

Il pilota Honda analizza la scivolata, che ha lasciato con l’amaro in bocca dopo un weekend in progressione: “Su questa pista mi sentivo molto forte, anche nel warm up avevamo fatto dei passi in avanti. Sono arrivato in gara molto determinato e con un buon ritmo. Quando ho aperto un po’ il gap ho iniziato a gestire, poi ho iniziato ad essere costante come in Argentina, senza rischiare troppo. Ma quando ci sono frenate così larghe si vedono molti errori. Certo, fa arrabbiare perché è successo su un circuito a me favorevole”.

È un Marquez tutt’altro che arrendevole quello che si presenta ai microfoni della stampa, consapevole di aver sbagliato ma anche di avere margine per poter recuperare il terreno perso: “Onestamente, abbiamo buttato 25 punti, ma arriviamo a Jerez con solamente 9 punti di distacco, inoltre abbiamo il potenziale per poter rimontare. Il livello è alto, quindi non sarà facile, ma noi continuiamo a lavorare ed a Jerez sicuramente andrà meglio”.

Si arriva così al primo appuntamento europeo della stagione, proprio in casa di Marquez, che si lascia già alle spalle l’errore di Austin dopo aver fatto mea culpa: “Le condizioni particolari del weekend non c’entrano, i giorni di lavoro sono stati gli stessi per tutti, ho sbagliato io. Ma almeno sono caduto quando avevo 3,5 secondi di vantaggio sugli inseguitori e non ero quinto o sesto”.

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team bike
Marc Marquez, Repsol Honda Team leads
Marc Marquez, Repsol Honda Team
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