Marquez: "Bisogna ammirare Valentino per quello che fa e come lo fa"

Da quando lo spagnolo ha esordito nella classe regina nel 2013, il loro rapporto ha attraversato diverse fasi, partendo con l'ammirazione e l'affetto reciproco che professavano nei primi due anni, poi ha cominciato ad apparire qualche dubbio. L'esplosivo finale di stagione del 2015 ha poi compromesso un po' tutto.

Ci sono voluti sei mesi prima di firmare la pace al GP di Catalunya, al termine di un bellissimo duello nel quale alla fine l'ha spuntata Valentino, nel tragico fine settimana in cui ha perso la vita Luis Salom.

La loro stretta di mano è servita a ridurre una tensione che si poteva tagliare anche con un coltello. Da allora, l'atmosfera sembra essersi un po' rasserenata, anche se ormai la complicità di qualche anno fa non c'è più e Rossi lascia percepire di avere ancora qualche ferita da guarire quando si entra nell'argomento.

"Rossi è incredibile, perché non si stanca e continua. Bisogna ammirarlo per quello che fa e per come lo fa" ha detto ieri il campione in carica, durante la presentazione ufficiale del GP di Catalunya, al quale arriva quarto in classifica, staccato di 37 punti da Maverick Vinales e 7 più indietro rispetto a Valentino.

Dopo il sesto posto di domenica al Mugello, tuttativa, il pilota di Cervera non sembra aver perso l'ottimismo che lo ha sempre contraddistinto.

"Non siamo così lontani. Arrivamo a Barcellona desiderosi di provare a vincere ed è un buon circuito per provarci. Abbiamo fatto un test due settimane fa ed è andato bene" ha concluso il #93, che in quell'occasione era stato il più veloce.