Marquez abdica e Rossi ci prova, ma il nuovo re di Austin è Alex Rins!
Lo spagnolo della Suzuki piega il "Dottore" nel finale e centra la sua prima vittoria in MotoGP. Miller completa il podio, mentre Marquez cade e ne approfitta anche Dovizioso, che chiude quarto ed è leader del Mondiale.
Alex Rins, Team Suzuki MotoGP
Bob Meyer
Tutti si aspettavano una gara dal copione scontato ad Austin, con una vittoria facile di Marc Márquez, ma i pronostici questa volta non avrebbero potuto essere più sbagliati. Il re ha abdicato al trono del Circuito delle Americhe quando è finito ruote all'aria dopo nove giri, allungando un po' troppo la staccata della curva 12.
Il pilota della Honda le ha provate tutte per far ripartire la sua RC213V, ma non c'è stato verso e intanto il pallino è passato nelle mani di Valentino Rossi, che si è ritrovato per le mani la grande chance di ritrovare quella vittoria che gli manca da troppo tempo, dal Gran Premio d'Olanda del 2017.
Il "Dottore" ha preso il comando delle operazioni, tallonato dalla Suzuki di Alex Rins e dalla Ducati di Jack Miller. Con il passare dei giri però l'australiano ha perso contatto e quindi sono rimasti il pesarese e lo spagnolo a contendersi il gradino più alto del podio.
Valentino ci ha messo l'anima ed anche di più per provare a firmare la vittoria numero 116 della sua strepitosa carriera, ma nel finale è parso piuttosto evidente che Rins avesse ancora qualcosa in più da dare e a quattro giri ha trovato il sorpasso nel serpentone del primo settore.
Rossi ha provato a rispondergli alla staccata della curva 12, attaccandolo all'interno, ma è andato lungo e da quel momento di fatto sono calati i titoli di coda sulla gara, con Rins che ha gestito bene la situazione e si è presentato per primo sotto alla bandiera a scacchi, conquistando la sua prima vittoria in MotoGP. E segnando anche il ritorno al successo della Suzuki, che mancava ormai da Silverstone 2016.
Anche in casa Ducati possono essere soddisfatti della loro domenica, perché nonostante il suo calo di ritmo, dovuto anche alla scelta azzardata della gomma soft all'anteriore, Miller è riuscito a conquistare il gradino più basso del podio. Per "Jackass" si tratta del secondo podio in carriera dopo la vittoria di Assen nel 2016, ma anche di una bella conferma della crescita mostrata nelle prime uscite.
La buona notizia per gli uomini in Rosso però è soprattutto il quarto posto di Andrea Dovizioso, risalito dal 13esimo posto in griglia. Il forlivese non aveva il ritmo dei migliori, ma lascia il Texas da leader iridato (+3 su Rossi e +5 su Rins) e questo è molto importante per la Ducati, visto che sono già andate in archivio due delle gare più ostiche della stagione.
Per la Honda invece è stata una vera e propria domenica da dimenticare, perché quello di Marquez non è stato il solo ritiro. Jorge Lorenzo è stato costretto ad alzare bandiera bianca per un problema tecnico non ancora identificato, mentre Cal Crutchlow è caduto nelle prime fasi quando occupava la terza posizione. L'unica RC213V a vedere la bandiera a scacchi è stata quindi quella di Takaaki Nakagami in decima posizione.
Tornando a scorrere la classifica nelle prime posizioni, bisogna dire che è stata una gara particolarmente positiva per i ragazzi di casa nostra, perché Franco Morbidelli ha disputato quasi tutta la corsa in tandem con Dovizioso e alla fine ha chiuso quinto con la Yamaha Petronas, davanti alla seconda Ducati ufficiale di Danilo Petrucci, al terzo sesto posto consecutivo.
Ma bisogna segnalare anche la prima top 10 in MotoGP di Pecco Bagnaia, nono con la seconda Ducati Pramac, alle spalle anche della Yamaha Petronas di Fabio Quartararo e della KTM di uno stoico Pol Espargaro, che si è confermato nella top 10 dopo lo strepitoso quinto tempo di ieri in qualifica.
Da dimenticare anche la domenica di Maverick Vinales, 11esimo al traguardo dopo essere incappato, come Joan Mir, in una penalità di ride through per partenza anticipata. Tra le altre cose, lo spagnolo della Yamaha ha mal interpretato le indicazioni ed ha anche scontato una "long lap penalty" prima di transitare dalla pitlane.
Infine, per quanto riguarda l'Aprilia, Andrea Iannone si è portato a casa qualche punticino chiudendo 12esimo davanti alle due KTM di Johann Zarco e Miguel Oliveira. Ritirato nelle primissime fasi della corsa invece Aleix Espargaro.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 20 | 25 | |||||||
2 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 20 | 0.462 | 20 | ||||||
3 | 43 | Jack Miller | Ducati | 20 | 8.454 | 16 | ||||||
4 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 20 | 9.420 | 13 | ||||||
5 | 21 | Franco Morbidelli | Yamaha | 20 | 18.021 | 11 | ||||||
6 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 20 | 21.476 | 10 | ||||||
7 | 20 | Fabio Quartararo | Yamaha | 20 | 26.111 | 9 | ||||||
8 | 44 | Pol Espargaro | KTM | 20 | 29.743 | 8 | ||||||
9 | 63 | Francesco Bagnaia | Ducati | 20 | 30.608 | 7 | ||||||
10 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 20 | 31.011 | 6 | ||||||
11 | 12 | Maverick Viñales | Yamaha | 20 | 34.077 | 5 | ||||||
12 | 29 | Andrea Iannone | Aprilia | 20 | 34.779 | 4 | ||||||
13 | 5 | Johann Zarco | KTM | 20 | 42.458 | 3 | ||||||
14 | 88 | Miguel Oliveira | KTM | 20 | 44.272 | 2 | ||||||
15 | 53 | Tito Rabat | Ducati | 20 | 44.623 | 1 | ||||||
16 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 20 | 44.740 | |||||||
17 | 36 | Joan Mir | Suzuki | 20 | 48.063 | |||||||
18 | 55 | Hafizh Syahrin | KTM | 20 | 1'07.683 | |||||||
dnf | 99 | Jorge Lorenzo | Honda | 10 | Retirement | |||||||
dnf | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 8 | Retirement | |||||||
dnf | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 5 | Retirement | |||||||
dnf | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 5 | Retirement |
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