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Intervista

Marini: "Voglio migliorare per mostrare tutto il mio potenziale"

Luca Marini debutta nel 2021 in MotoGP in sella alla Ducati del team Esponsorama. Oggi però ha mostrato la livrea insieme ai piloti dello Sky Racing Team VR46, di cui continua a formarne parte anche quest'anno nella classe regina.

Luca Marini, Sky VR46 Team

Foto di: SKY Racing Team VR46

Nella giornata odierna, lo Sky Racing Team VR46 ha presentato le moto che disputeranno la stagione 2021 di MotoGP e Moto2. Nella classe regina ci sarà Luca Marini a rappresentare i colori della VR46 Riders Academy: il giovane fratello di Valentino Rossi debutterà in MotoGP da vice campione del mondo nel 2020, al culmine di cinque stagioni nella classe intermedia, dove ha mostrato il proprio talento guadagnandosi un contratto direttamente con Ducati.

Marini correrà con il team Esponsorama e sarà guidato da una squadra costruita proprio in base alle proprie esigenze. Il team è stato già presentato due settimane fa ad Andorra e quest’oggi il pilota italiano è tornato a mostrare la propria livrea insieme ai piloti dello Sky Racing Team VR46.  

Voi della Academy avete girato a Jerez la settimana scorsa. Le condizioni meteo non erano il massimo, ma avete preso contatto con i ragazzi e con il feeling. Com’è andata?
A Jerez abbiamo girato solo il pomeriggio del secondo giorno, ma è andata molto bene. È stata la prima volta che ho provato la Panigale, pensavo di trovarmi peggio, invece alla fine ho trovato una moto che si guida abbastanza bene, con una potenza incredibile. Quella si sente tantissimo, anche l’elettronica è molto sviluppata, mi sono trovato bene, mi è piaciuta. Poi è stata proprio bella la giornata che ha organizzato Ducati con tutti i piloti perché comunque c’è sempre quel clima competitivo di cercare di fare meglio, quindi già spingevamo molto e ci siamo divertiti.

Hai un’altezza superiore rispetto alla media degli altri piloti. Hai adottato qualche particolare per trovare una posizione di guida confortevole?
Sono già salito sulla moto con tuta e casco e abbiamo preso già qualche misura. Stanno lavorando per farmi avere la posizione di guida più comoda possibile per farmi stare a mio agio. Negli anni passati, Ducati ha avuto piloti molto diversi come stature, basta pensare a Petrucci e Dovizioso. Sono salito proprio sulle loro moto ed erano completamente diverse. Sono contento che ognuno possa personalizzarla per quanto riguarda l’ergonomia. Penso che sia molto importante, perché è una moto che richiede molto sforzo fisico, quindi bisogna cercare di stare più comodi possibile, ma nello stesso tempo rendere al meglio, perché richiede un bilanciamento di pesi che sia sempre corretto in ogni fase della guida.

Pecco ti ha consigliato di non andare a cercare i tempi nei test, ma di lavorare su altri aspetti, sulle gomme usate, per esempio. Come hai preso il consiglio di Pecco e come ti proietti verso i test?
Ogni consiglio in questo momento è molto importante per me, quindi sto cercando di raccogliere più informazioni possibile da chiunque, sicuramente da persone che hanno più esperienza di me in MotoGP. Avevo già parlato a lungo con il mio capotecnico e con la mia squadra e stiamo già organizzando un piano tecnico adeguato per i test in Qatar, perché abbiamo visto che fare dei risultati nei test serve a poco, perché quello che conta sono i punti di domenica in gara.

Il tuo contratto è con Ducati, ma sappiamo che la VR46 parla anche con altri costruttori per la prossima stagione. Cosa significa questo per te in termini di contratto per la prossima stagione? Cambia qualcosa?
Onestamente, ci sono molte cose fuori dal mio controllo. Credo che la cosa più importante sia concentrarsi sulla guida e fare un grande lavoro questa stagione, specialmente nella prima parte. Perché ci sono molte cose nuove da imparare. Ora non importa come andrà il futuro tra uno o due anni. Mi devo concentrare nella prima parte del campionato e poi nella seconda, spero di fare dei risultati migliori. A fine stagione vedremo come sarà il futuro, ma per ora per me è difficile pensare anche a queste cose che mi tolgono molta energia. Ci sono molte persone che lavorano su questo aspetto per prendere la decisione giusta.

Cosa auguri a Valentino nella vita? Qual è il tuo primo ricordo significativo con lui?
Gli auguro che sia felice, perché secondo me è la cosa più importante nella vita in generale. Quindi spero che sia felice e che faccia ciò che più gli piace senza nessuna preoccupazione. Ho tanti ricordi, frammenti di quando ero alle gare e andavo a vederle da piccolino in tutto il mondo. Quindi ho tantissimi ricordi legati al paddock, ma il primo ricordo a casa mi ricordo che abbiamo giocato con la Play Station, stavamo in salotto e si è unito pure lui stranamente, perché non giocava mai con me. Però è stato un bel momento.

Dove ti senti migliorato di più sotto l’aspetto tecnico e personale nel tuo percorso fino ad ora?
Arrivo in MotoGP non dopo tanti anni, ma dopo gli anni giusti. Se guardiamo gli altri piloti, la quantità di anni nel mondiale è molto simile. Ho fatto cinque stagioni in Moto2, che sono il giusto tempo per migliorare se stessi in ogni ambito per poi fare questo grande salto. Mi sento migliorato sia sotto l’aspetto tecnico sia sotto quello personale e spero di continuare a migliorare così tanto perché sono sicuro di non aver espresso ancora tutto il mio potenziale.

La moto di Luca Marini, Sky VR46 Team
La moto di Luca Marini, Sky VR46 Team
La moto di Luca Marini, Sky VR46 Team
Luca Marini, Sky VR46 Team
Luca Marini, Sky VR46 Team
Luca Marini, Sky VR46 Team
Luca Marini, Sky VR46 Team
Luca Marini, Sky VR46 Team
Luca Marini, Esponsorama Racing
Luca Marini, Esponsorama Racing, Francesco Bagnaia, Ducati Team, Jack Miller, Ducati Team
Luca Marini, Esponsorama Racing
Enea Bastianini, Esponsorama Racing, Francesco Bagnaia, Ducati Team, Luca Marini, Esponsorama Racing, Jack Miller, Ducati Team
Luca Marini, Esponsorama Racing
Luca Marini, Esponsorama Racing
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