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Marini e Bastianini debutterano in MotoGP con una Ducati 2019

I due nuovi piloti del team Esponsorama esordiranno in sella alla Desmosedici GP 2019, una moto identica a quella usata la scorsa stagione da Johann Zarco.

Luca Marini e Enea Bastianini, Esponsorama Racing con Luigi Dall'Igna, Ducati General Manager, Raul Romero, Esponsorama Racing Team and Paolo Ciabatti, Ducati Direttore Sportivo

Foto di: Ducati Corse

Una delle grandi attrattive della stagione 2021 della MotoGP sarà senza dubbio il debutto della giovane coppia di piloti italiani nel team Esponsorama, il campione e vicecampione del mondo Moto2 del 2020: Enea Bastianini e Luca Marini.

In attesa di sapere come sarà la livrea definitiva dei due piloti, ciò che si sa è che entrambi avranno a disposizione la stessa moto, una Ducati GP 2019, secondo quanto confermato a Motorsport.com da alcune fonti della squadra che ha sede a Bologna.

Nel 2021 Ducati porterà in pista sei moto con il supporto della fabbrica, le due ufficiali di Jack Miller e Francesco Bagnaia, promossi al team factory. Inoltre avremo le due satellite Pramac, con l’esordiente Jorge Martin e Johann Zarco, anche lui promosso dal team Esponsorama, e quest’ultima che vanterà la presenza di Bastianini e Marini.

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Tuttavia, mentre i piloti del team Ducati e Pramac disporranno della Desmosedici GP 2020, la stessa moto dello scorso anno, i piloti Esponsorama avranno del materiale diverso, la GP 2019, stessa moto che lo scorso anno ha guidato Johann Zarco.

Così come il francese nel 2020, Bastianini e Marini – pur avendo due strutture diverse all’interno del team – conteranno sul supporto della fabbrica, che mette moto, materiale ed ingegneri. Perciò, sulla carta, sia il campione sia il vicecampione del mondo Moto2 avranno stesso materiale e sostegno, anche se Marini sarà guidato dalla struttura VR46, mentre Bastianini verrà seguito direttamente dalla squadra di Raul Romero insieme a Ducati.

Sviluppo congelato

Con lo sviluppo dei motori congelato per il 2021 a causa della pandemia, le squadre senza concessioni (Suzuki, Honda, Yamaha e Ducati) non potranno avere un nuovo motore nei test di Sepang in programma dal 19 febbraio. Ma avranno la possibilità di evoluzioni in altre aree, come l’elettronica, il telaio e soprattutto la messa a punto.

Queste evoluzioni saranno destinate alla moto 2020 e questo potrà un po’ fare la differenza fra la GP19 e la GP20.

Nelle mani di Zarco, la Ducati GP19 si è mostrata competitiva lo scorso anno. Il francese in gara era regolarmente in top 10, con un podio in Repubblica Ceca, dove era partito dalla pole position. Inoltre ha chiuso quinto in Francia e a Teruel, nono in Andalusia (Jerez) ed in Europa (Valencia) e decimo ad Aragon ed in Portogallo.

Ducati ha conquistato il titolo costruttori nel 2020, nonostante avesse concluso la stagione con solamente due vittorie all’attivo, ottenute da Andrea Dovizioso nel Fran Premio d’Austria e da Danilo Petrucci nel GP di Francia. Entrambi i piloti non faranno parte della squadra ufficiale nel 2021.

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