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Intervista

Lüthi: “In MotoGP si impara anche osservando i migliori”

Il neo centauro della Marc VDS non ha ancora avuto modo di testare l’Honda RC213V, ma non ha mancato di prendere informazioni sulla moto. “La sfida non sarà facile, ma la accetto con determinazione”.

Il secondo classificato Thomas Luthi, CarXpert Interwetten

Il secondo classificato Thomas Luthi, CarXpert Interwetten

Gold and Goose / Motorsport Images

Thomas Luthi, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS
Thomas Luthi, CarXpert Interwetten
Thomas Luthi, CarXpert Interwetten
Thomas Luthi, CarXpert Interwetten
Thomas Luthi, CarXpert Interwetten
Thomas Luthi, CarXpert Interwetten
Thomas Luthi, CarXpert Interwetten
Thomas Luthi, CarXpert Interwetten

La riabilitazione di Thomas Lüthi continua nel migliore dei modi. Il vice campione della Moto 2 sta recuperando dalla frattura alla caviglia sinistra, costatagli il titolo al cospetto di Franco Morbidelli.

L’infortunio ha ovviamente tenuto lontano dai giochi Lüthi durante i test di Valencia e Jerez de la Frontera, rimandando l’esordio sulla Honda del team belga a gennaio 2018.

 

Malgrado non sia riuscito a prendere confidenza con il futuro mezzo da gara, il 31enne di Oberdiessbach ha ugualmente raccolto dati e informazioni utili alla preparazione per la prossima importante stagione.

“Mi rendo conto di essere partito abbastanza svantaggiato rispetto agli altri esordienti, ma non mi dispero. Il mio obiettivo resta quello di crescere corsa dopo corsa. In MotoGP si impara anche solamente stando a guardare i più forti”, ha commentato l’ex portacolori della Garage Plus Interwetten.

“Sono consapevole anche che la Honda non è la moto più facile da guidare, ma è la più forte. Ho parlato con Cal Crutchlow, il quale mi ha fornito molte indicazioni utili”, ha proseguito l’elvetico.

“Tom” non si lascia spaventare dal passaggio nella Classe regina e si dice fiducioso in vista della stagione 2018.

“Accetto la sfida con grande motivazione. Mi metto in gioco e non vedo l’ora di debuttare con il nuovo team”.

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