Lorenzo: "Vado meglio perché è la Ducati a essersi adattata a me"
Il pilota della Ducati frena gli entusiasmi: "In Austria non avremo il vantaggio dello scorso anno". Poi ammette: "Non sono io ad aver fatto passi avanti con la Ducati. E' la Desmosedici che ora è più adatta a me".
Foto di: Ducati Corse
Jorge Lorenzo si appresta a prendere parte alla gara che, sulla carta, sembra la più favorevole del calendario 2017 della MotoGP per la Ducati. Le aspettative sulle Rosse saranno altissime, soprattutto dopo la strepitosa doppietta centrata la scorsa stagione da Iannone e Dovizioso.
Lorenzo, però, non vuole aggiongere ulteriori pressioni al suo fine settimana e pensa che le Ducati non avranno gli stessi vantaggi della passata stagione. Per questo motivo è stato molto cauto nelle dichiarazioni della vigilia.
"Vincere facile qui in MotoGP non si riesce. Non sarà la stessa storia dell'anno scorso dove le Ducati hanno fatto molto bene, mentre noi finimmo a 2 secondi da loro. Non è mai facile in MotoGP, e questa volta non sarà uguale. La pista però è favorevole alle caratteristiche della nostra moto, sia per quanto riguarda le accelerazioni che le frenate. Non sarà certo il peggior circuito per noi in questa stagione".
Ducati si aspetta molto dalla seconda parte di stagione di Lorenzo. Lui però ha affermato di non aver ancora terminato il suo periodo d'apprendistato in sella alla Desmosedici. Questa, però, negli ultimi giorni ha fatto passi avanti grazie agli aggiornamenti preparati dagli ingegneri di Borgo Panigale e Jorge ha potuto usufruirne già a Brno, anche se il risultato finale della gara non è stato all'altezza delle aspettative.
"Devo finire il processo d'apprendimento. E' che ora la moto è più vicina al mio stile di guida. Ora è lei che è più adatta a me. Se le moto non fosse cambiata così ultimamente, avrei migliorato molto meno di quanto ho fatto nell'ultima settimana. E' cambiata molto più lei e si è avvicinata al mio stile di guida che io a lei".
Non poteva mancare un'altra considerazione riguardo il flag-to-flag, dimostratosi molto pericoloso nella gara ceca di Brno. Jorge ha ribadito il suo punto di vista, dando però la sua opinione su alcune ipotesi di modifica della regola uscite nelle ultime ore.
"Sicuramente parleremo del Flag-to-flag nella Safety Commission. E' un aspetto molto importante per noi piloti, per i meccanici e per tutte le persone che sono in pit lane. La MotoGP non è la Formula 1. Là entrano ai box al massimo 3 vetture a cambiare le gomme, invece con il cambio moto in MotoGP potrebbero essere addirittura 20 i piloti a rientrare tutti assieme".
"La confusione è molto grande e non è comparabile. Non è la stessa cosa. Per questione di spazio non è possibile frapporre box di Moto2 e Moto3 con quelli della MotoGP. Magari mettere un team di categoria minore di MotoGP può migliorare un po' le cose, ma non credo lo possa fare in maniera significativa. Dobbiamo pensare a qualcosa da realizzare bene".
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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