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Lorenzo: "Risultato da dedicare a chi ha parlato troppo presto"

Il pilota della Ducati sottolinea che il podio di Jerez, il suo primo in Rosso, ha quasi il sapore di una vittoria, ma ne approfitta anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo le critiche ricevute negli ultimi mesi.

Podio: il terzo classificato Jorge Lorenzo, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Podio: il vincitore della gara Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, il secondo classificato Marc Marquez, Repsol Honda Team, il terzo classificato Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team

Ne può passare di acqua sotto ai ponti un mese. Quattro settimane fa, in Argentina, Jorge Lorenzo aveva buttato a terra rabbiosamente la sua Desmosedici GP dopo un incidente alla prima curva. Oggi, a Jerez de la Frontera, quel gesto violento si è trasformato in un bacio molto dolce, che il maiorchino ha rivolto al serbatoio della sua Desmosedici GP dopo aver conquistato il suo primo podio in Rosso.

Un risultato inatteso, visto che il tracciato andaluso solitamente era particolarmente indigesto alla Ducati, che però il tre volte iridato della classe regina ha costruito lavorando meticolosamente nel corso del weekend e sfruttando una scelta di gomme ardita che ha pagato: è stato infatti uno dei pochi a montare una media all'anteriore, con la stragrande maggioranza degli altri che ha puntato sulla dura.

Pur essendo molto felice, Jorge non ha potuto evitare di togliersi qualche sassolino dalla scarpa quando è intervenuto ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD: "Questo podio ha il sapore di una vittoria, come quando vincevo con la Yamaha. Ho sofferto molto la mancanza di riultati, la mancanza di velocità e le critiche di alcune persone che hanno parlato troppo senza lasciarmi il tempo per adattarmi, dicendo che era impossibile che un pilota pulito come me potesse essere competitivo con la Ducati. Questo risultato va un po' dedicato a queste persone".

Oggi però bisogna pensare soprattutto a festeggiare, anche perché Lorenzo è convinto che la Ducati possa fare anche meglio su altre piste più favorevoli: "Dobbiamo essere molto felici perché Jerez era sempre stata una pista complicata per la Ducati. Però questa volta le gomme erano abbastanza morbide, inoltre questo tracciato è un po' come un talismano per me: questo ci ha permesso di fare un grande risultato, ma ora dobbiamo rimanere concentrati per cercare di fare un altro passo avanti e migliorare i punti deboli della nostra moto. Su circuiti più favorevoli per noi, credo che saremo ancora più competitivi".

Riuscire ad essere competitivo fin dall'inizio del weekend poi è stata una bella iniezione di fiducia: "Normalmente nel fine settimana, quando hai un buon passo e ti vedi sempre nei primi cinque, sai che può essere una bella gara. Qualche volta poi non esce il risultato che ti aspetti, ma a volte ne arriva anche uno migliore. La gara è stata lenta e questo mi ha permesso di mantenere il ritmo per tutta la distanza, mentre gli altri lo hanno addirittura calato. E' stato difficile sorpassare Zarco, che poi mi è rimasto attaccato per un bel po', ma alla fine ha calato il ritmo anche lui e quindi è arrivato questo bel risultato".

Tornando un po' sul discorso con cui ha aperto, ha aggiunto che lui comunque lo ha sempre detto che era solo questione di tempo per ritrovarlo competitivo: "Io ho sempre detto che era solo una questione di chilometri e di capire certe cose. Ancora non conosco perfettamente questa moto, quindi ho del margine. Un pilota che ha vinto tante gare e conquistato parecchi podi non può essersi dimenticato come si fa ad andare forte. E' solo questione di tempo, perché questa è una moto che va guidata in maniera particolare, quasi illogico. Come ho sempre fatto in tutta la mia carriera, piano piano sto capendo il modo di guidare per andare forte".

Poi ha ribadito che su altre piste le cose possono andare anche meglio, indicando Le Mans e Mugello, che sono anche le prossime due trasferte: "Evidentemente su questa pista le Honda erano troppo forti per noi, ma io sono convinto che su altre piste possiamo fare anche meglio, soprattutto quando avrò ancora più esperienza sulla moto. Le Mans teoricamente può essere un circuito migliore, perché Dovizioso e Iannone l'anno scorso stavano andando forte prima di cadere. Soprattutto il Mugello, perché c'è un rettilineo molto lungo e ci arriveremo con un test in più e sicuramente con qualche miglioramento alla moto".

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