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Lorenzo, ora è crisi. E Honda non lo vuole più aspettare

Il Gran Premio di Spagna ha rappresentato una nuova disfatta per il cinque volte campione del mondo, che si dirige verso Le Mans con sensazioni tutt'altro che positive. Honda cerca dei risultati e li chiede nell'immediato, la pressione inizia a farsi sentire.

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Jerez, primo appuntamento europeo e circuito di casa di Jorge Lorenzo: il maiorchino era chiamato al riscatto dopo un avvio di stagione complicato e sotto le aspettative. L'avventura in Honda non è iniziata nel migliore dei modi per il cinque volte campione del mondo MotoGP, che ha fronteggiato problemi di adattamento alla moto, condizionati anche dal fisico debilitato dai recenti infortuni.

Il Gran Premio di Spagna avrebbe dovuto rappresentare un momento di svolta, come dichiarato dallo stesso spagnolo, che ad inizio stagione si era sbilanciato affermando di essersi allenato duramente per focalizzare la propria attenzione proprio sull'appuntamento di casa.

Eppure il weekend di Circuito de Jerez si è concluso in maniera amara, ad eccezione della prima sessione di prove libere, Lorenzo è rimasto sempre attardato, non riuscendo mai ad essere incisivo e pagando una grande differenza dal compagno di squadra. Di certo non è stato il fine settimana che sia Jorge sia Honda avrebbero voluto e l'inizio di questo nuovo percorso è anche più complicato rispetto all'epoca Ducati. Proprio a Jerez infatti, lo spagnolo aveva trovato il primo podio con la Desmosedici e anche quest'anno il tracciato andaluso avrebbe potuto fare da spartiacque. 

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Ma, mentre Marc Márquez Alenta ( Marc Marquez ) si è riscattato dopo la caduta di Austin vincendo con un dominio impressionante e tornando in testa al mondiale, Jorge Lorenzo ha continuato ad arrancare, non riuscendo a soddisfare le richieste della squadra, che ambiva ad un doppio podio nella prima gara spagnola. Il maiorchino è finito addirittura alle spalle delle Honda clienti di Crutchlow e Nakagami, oltre alla RV213V laboratorio di Stefan Bradl.

 

I risultati tardano ad arrivare e, per quanto i tempi fatti segnare nei test di Jerez siano stati discreti, il clima non è affatto disteso. Ha completato 93 giri, lavorando su quasi tutte le aree della moto, ma la giornata di test è stata caratterizzata anche da due cadute. Un Jorge irriconoscibile quello di Jerez, apparso anche arrendevole in qualifica, dove è caduto a pochi minuti dal termine senza più scendere in pista. Il morale dello spagnolo è a terra, ma la Casa alata inizia a fare pressione.

Honda, inoltre, sino a ora ha cercato di accontentarlo in tutti i modi, portando pezzi nuovi senza soluzione di continuità per cercare di renderlo più comodo sulla RC213V - si parla di serbatoio e, ultimamente, di sella - e di farlo rendere al massimo delle sue possibilità. Le prestazioni, però, non arrivano e Honda sembra decisa a dare un freno al numero di componenti nuove da costruire per aiutarlo. La Casa giapponese ha cercato di venire incontro al suo nuovo pilota, ora però è Jorge che deve mettere qualcosa di più per arrivare ai risultati attesi. 

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Quanto tempo richiederà ancora l'adattamento alla Honda nessuno lo sa, ma quel che è certo è che il team Repsol sta iniziando a mettere il sale sulla coda al pluricampione del mondo, ancora a digiuno di podi e di vittorie con la RC213V. Honda pare aver già dato l'ultimatum a Jorge. Quanto ancora potrà attendere? Anche questo non è dato saperlo al momento, ma sicuramente la pressione inizia a diventare sempre più forte e pesa moltissimo sulle spalle di Lorenzo, chiamato ad un netto cambio di rotta già a partire dal prossimo appuntamento, in programma a Le Mans.

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
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