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Lorenzo non fa drammi: "Una parentesi negativa nella mia evoluzione"

Il pilota della Ducati ammette che il 15esimo posto (per di più doppiato) sia un risultato deludente, ma pensa che sia più figlio delle condizioni climatiche complicate del weekend che di una reale difficoltà.

Jorge Lorenzo, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Jorge Lorenzo, Ducati Team
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Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team

Il GP d'Olanda ha rappresentato una dura batosta per Jorge Lorenzo. Proprio nel giorno in cui il suo compagno Andrea Dovizioso ha conquistato la vetta della classifica iridata e l'altra Desmosedici GP di Danilo Petrucci ha sfiorato la vittoria, il maiorchino ha vissuto una gara da incubo ad Assen, chiudendo 15esimo, con l'onta del doppiaggio.

Il nuovo arrivato in casa Ducati ci ha tenuto a precisare che il doppiaggio è stato soprattutto causa della sua scelta di fare il cambio moto quando ha iniziato a piovere (si paga oltre 40" in quell'operazione), inoltre non vuole fare troppi drammi, perché crede che questa sia solo una battuta d'arresto nel suo processo di adattamento alla Rossa, dovuto soprattutto alle condizioni climatiche poco favorevoli incontrate nel weekend.

"Veniamo da un grande weekend a Barcellona, nel quale avevo fatto secondo in qualifica e secondo in gara, ora invece sembra che sia un disastro. Non dobbiamo essere così catastrofici, anche se è vero che qui è andata molto male, sia in qualifica che in gara" ha detto Jorge durante il suo debrief.

"Purtroppo ho avuto modo di fare solo pochi chilometri sull'asciutto e su questa moto mi manca ancora un po' di esperienza. Però nelle ultime tre o quattro gare eravamo venuti su, quindi credo che al Sachsenring, se ci saranno delle condizioni climatiche migliori, possiamo fare meglio. Come ho detto ieri, può cambiare tutto in un attimo, perché non siamo così lontani da pensare che non possa succedere" ha aggiunto.

Quando poi gli è stato fatto notare che ora Dovizioso è leader nel Mondiale, ha proseguito: "Questo dimostra che il potenziale della moto è alto e che si può puntare al podio e a vincere. Evidentemente però devo conoscere la moto e sentirmi a mio agio quando la guido. In questo momento non siamo lontani, però qui è stato più difficile rispetto a Barcellona. In queste condizioni però avevo fatto fatica anche nel 2016 e correre così non aiuta la mia evoluzione. Diciamo che è stata una parentesi negativa nell'evoluzione che sto avendo con la moto".

Informazioni aggiuntive di Jamie Klein

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