Lorenzo: "Lotterò per provare a vincere il Mondiale nel 2018"
Dopo un primo anno al di sotto delle aspettative, Jorge Lorenzo non ha nascosto le sue grandi ambizioni per la seconda stagione della sua avventura in Ducati.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La Ducati ha ingaggiato Jorge Lorenzo come punta di diamante nel suo assalto al titolo della MotoGP. Inoltre la Casa di Borgo Panigale aveva scelto Andrea Dovizioso come suo compagno di squadra, vedendolo come il perfetto scudiero del maiorchino.
Tuttavia, alla sua decima stagione nella classe regina, Dovizioso si è riscoperto un vero leader ed è arrivato davvero vicino a conquistare il titolo della MotoGP. Il forlivese ha lottato con Marc Marquez fino all'ultima gara, ottenendo sei vittorie, le stesse del catalano.
La stagione di Dovizioso contrasta con quella di Lorenzo, che è riuscito a salire sul podio solamente in tre occasioni e non ha vinto neppure una gara per la prima volta da quando ha esordito in MotoGP nel 2008. Questi risultati deludenti però hanno aumentato la sua motivazione a cercare di fare meglio l'anno prossimo.
Il primo obiettivo dello spagnolo per il 2018 sarà quello di vincere una gara, anche se non potrà essere soddisfatto solo di un successo di tappa.
"Proverò ad ottenere la mia prima vittoria con la Ducati e, naturalmente, lotterò per provare a vincere il Mondiale" ha detto Lorenzo. "Nello sport non ci sono mai garanzie di questo tipo, anche se spero che il processo di adattamento che abbiamo avuto quest'anno mi servirà a migliorare nel 2018".
Dalla partenza di Stoner nel 2010, solamente due piloti sono riusciti a vincere delle gare per la Casa italiana, Andrea Iannone e Dovizioso. Nella penultima gara della stagione, in Malesia, Lorenzo ha dovuto trattenersi dal lottare per la vittoria, ricevendo un ordine di scuderia per cedere la posizione al compagno, che però ha confessato di non aver visto. Questa è stata probabilmente la sua più grande opportunità di vincere in Rosso.
Lorenzo ha vissuto un primo anno complicato in Ducati, dovendo adattarsi ad una moto completamente diversa rispetto alla Yamaha, con la quale aveva corso per nove anni. Un processo che si è rivelato più lungo del previsto.
"E' stato un primo anno di adattamento alla squadra. Nuova moto, nuovo marchio, tutto nuovo. E' stato un po' più difficile del previsto. Ad ogni modo, devo continuare con le buone sensazioni dell'ultima parte della stagione e con il miglioramento che abbiamo mostrato nelle ultime gare" ha concluso.
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