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Lorenzo: “L’arrivo di Zarco non mi mette pressione”

Il pilota Honda arriva a Motegi in uno stato fisico migliore rispetto alla Thailandia e spera di fare passi in avanti in sella alla RC213V. Se però tutti pensano all’arrivo di Zarco come una mossa strategica di Honda, Lorenzo non lo vede come una minaccia.

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Alla vigilia del Gran Premio del Giappone, tutti gli occhi sono puntati su Honda, che arriva a Motegi con una doppia faccia: da una parte Marc Marquez campione del mondo, dall’altra Jorge Lorenzo che viaggia ancora nelle retrovie e si reca sulla pista nipponica con il peso di risultati che mancano, dichiarazioni poco amichevoli da parte di membri della squadra e nuovi arrivi che potrebbero rompere gli equilibri già precari.

Dal punto di vista fisico, il cinque volte campione del mondo si sente bene e tecnicamente spera di poter fare qualche passo in avanti dopo le prestazioni deludenti di Buriram ed Aragon, dove non ha raccolto punti. A Motegi, pista di casa Honda, il maiorchino è sempre andato forte e cerca di dare una svolta ad una stagione al di sotto delle aspettative, dovendosi però confrontare con i limiti di una moto che non va ancora incontro alle sue esigenze.

“Fisicamente sono arrivato un po’ meglio rispetto alla Thailandia – afferma Lorenzo – e vedremo su questa pista come andrà. Qui, dove non ci sono buche, sono sempre andato bene ed i risultati sono stati sempre positivi. Per quanto riguarda la moto, nei test di Valencia a novembre avevo provato la prima evoluzione della moto 2019 e non è stata negativa. Ma per aumentare ancora la potenza abbiamo perso abbastanza in qualche area ed è stato tardi, perché a quel punto i motori erano già congelati”.

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Nonostante le enormi difficoltà di adattamento alla RC213V, Lorenzo scenderà in pista forte del supporto della squadra, la cui fabbrica è stata visitata nella giornata di ieri proprio dai due piloti ufficiali: “Avevamo un evento per visitare la fabbrica e salutare i lavoratori e tutto è andato bene. Erano tutti felici di vederci e mi hanno detto di continuare a lottare. Alcuni sono miei fan e mi hanno detto che sono il pilota migliore”.

Jorge Lorenzo è stato però al centro dell’attenzione in questi ultimi giorni più per l’arrivo di Johann Zarco che per i progressi tecnici. Il francese, che sostituirà Nakagami nel team LCR, è stato visto da subito come una minaccia per il posto del maiorchino, che però non vede vacillare la sua sella ed afferma di non sentirsi sotto pressione per questo ingaggio che è suonato più come mossa strategica.

“LCR aveva bisogno di un piloto e Zarco era libero, quindi ha rappresentato una buona opzione. È stata una buona mossa da entrambe le parti, ma non posso dire molto altro. Sicuramente Johann sarà felicissimo di tornare e farà di tutto per andare bene. È un pilota velocissimo, che è spesso stato davanti. Non ha mai vinto una gara, ma ha dimostrato di poter andare forte. Inoltre ha perso quattro gare e forse ha più motivazione di tanti per tornare in pista. Se si trova bene con la moto, può andare molto veloce”.

 

“Per quanto mi riguarda, non so se sono perso o meno, sicuramente i risultati non sono buoni e non c’è progressione. Inoltre Nakagami e Crutchlow hanno finito davanti a me in quasi tutte le gare e Zarco arriva con tantissima motivazione. Il suo arrivo però è solo una questione tra LCR e Honda”.

Lorenzo si è dovuto confrontare anche con le pesanti dichiarazioni di Stefan Bradl, collaudatore Honda che ha accusato il cinque volte campione del mondo di non sapere da che parte cominciare per capire la moto. Alle dure parole del tedesco, lo spagnolo risponde: “Le dichiarazioni vanno sempre prese con le pinze, i tanti media a volte prendono le dichiarazioni dalle fonti e le modificano, quindi non arrivano nel modo in cui sono state dette. Anche nel caso di Puig non vedo cose fuori dal normale, è la sua opinione. Ma non sappiamo esattamente cosa abbia detto, solo quello che c’è scritto che magari non corrisponde esattamente alla realtà”.

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

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Foto di: Srinivasa Krishnan

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