Lorenzo: "Ho firmato con Ducati per finire la mia carriera qui"
Jorge Lorenzo insiste sulla sua intenzione di finire la arriera alla Ducati e racconta di aver concluso la sua parentesi in Yamaha con una stretta di mano con Valentino Rossi in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.
Foto di: Ducati Corse
Dopo essere stato presentato quattro giorni fa come la nuova stella del team italiano, lo spagnolo è pronto a partire per Sepang, dove lunedì a mercoledì prossimo parteciperà al primo test dell'anno.
Due settimane più tardi tornerà sulla Desmosedici GP, questa volta a Phillip Island, prima di concludere i test invernali in Qatar, pochi giorni prima della gara di apertura, prevista per il 26 marzo a Losail.
"Ho firmato con la Ducati per finire la mia carriera qui. Non puoi sapere cosa succederà nella vita e ancor di più nelle gare, ma questa è la mia intenzione. Finire da ducatista e, se possibile, da leggenda" ha detto Lorenzo in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport.
Anche se trova difficile ammetterlo apertamente, vivere sotto lo stesso tetto di Valentino Rossi è stato molto difficile per lui negli ultimi due anni, ma anche una delle cose che lo ha aiutato a decidere di cambiare team.
"Restare alla Yamaha era un'ottima possibilità, sia come offerta economica sia come pacchetto moto/squadra. Ma ho scelto la Ducati. Capisco l'importanza che ha un personaggio come Valentino per la Yamaha, per quello che ha dato, per le vittorie, per i titoli e la rilevanza che ha a livello di marketing" ha aggiunto Lorenzo, che però ha aggiunto di non avere motivi per rimproverare la squadra.
"E' normale per un costruttore come la Yamaha metta tutto il suo impegno nei suoi confronti. Ma hanno sempre fatto lo stesso anche con me, tecnicamente mi hanno dato sempre lo stesso trattamento. Ogni volta che abbiamo rinnovato, la Yamaha e soprattutto Lin Jarvis hanno sempre riconosciuto il mio valore".
Lorenzo ha concluso i suoi nove anni in Yamaha nel migliore dei modi, con una vittoria e con una stretta di mano con Rossi.
"Non sono andato io. Qualcuno in realtà ha suggerito di stringerci la mano, ma è stata una buona idea. E' molto difficile avere una buona relazione con il tuo compagno, perché lui è il tuo primo rivale e se ti batte non hai scuse. Però alla fine serve l'empatia di capire che lui è come te ed ha sentimenti come te".
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