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Lorenzo: “È stato un weekend di sopravvivenza”

Rientro difficile per il pilota Honda, 14esimo al traguardo dopo aver resistito per 20 giri con la schiena ancora infiammata dopo la frattura delle vertebre. Grande sofferenza per Lorenzo, che però è già proiettato verso i prossimi appuntamenti.

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Rientrato a Silverstone dopo l’infortunio alla schiena rimediato ad Assen, Jorge Lorenzo non è mai riuscito ad ottenere prestazioni né i risultati canonici, rimanendo sempre nelle ultime posizioni. Ancora dolorante a causa delle due vertebre fratturate che sono in via di guarigione, lo spagnolo ha provato a risalire in moto, disputando la gara nonostante non sapesse se fosse riuscito a portarla a termine.

La determinazione e la voglia di progredire hanno avuto la meglio e lo spagnolo ha completato tutti i 20 giri di gara, usando questa domenica britannica come allenamento per macinare chilometri e ricominciare a riacquisire quei quattro chili di massa muscolare persi in due mesi di stop forzato. Non è stato un fine settimana semplice per il tre volte campione del mondo MotoGP, che però ha lottato contro il dolore, tagliando il traguardo in 14esima posizione e migliorando sempre di più i tempi dal venerdì.

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Jorge Lorenzo non è di certo abituato a ritrovarsi relegato nelle retrovie, ma nel nuovo esordio al Gran Premio di Gran Bretagna non è andato a caccia di grandi numeri. Si è trattato quasi di un test, una prova fisica non indifferente ed una grande incognita: “Non sai mai come ti senti veramente fino a che non sali in moto. In queste settimane ho nuotato e fatto palestra, quindi un allenamento più soft. Salire in moto comportava avere molta forza, soprattutto su una pista complicata, con accelerazioni, frenate, cambi di direzione e curve rapide. Questo è stato più un weekend di sopravvivenza, ho fatto 20 giri di seguito e stare 45 minuti in questa posizione non aiuta. Ora la schiena è molto infiammata e ho dolore”.

“Da una parte volevo provare, gareggiare e fare chilometri, anche perché ne ho bisogno. Volevo finire la gara, la possibilità di non finirla c’era. Se avessi avuto più dolore mi sarei fermato, non avrebbe avuto senso continuare. Ma il dolore era sopportabile, sono andato avanti, mi sono concentrato”.  

 

“Silverstone è uno dei circuiti più impegnativi, ma l’asfalto nuovo ci ha aiutato. Comunque in gara siamo andati in progressione, anche se ovviamente non è il risultato che volevamo ottenere. C’è anche da dire che sono l’unico pilota con questo grande problema fisico che torna in moto dopo più di due mesi di stop, ho fatto quello che ho potuto e soprattutto niente cose stupide che potessero aggravare la situazione. Quando sarò fuori pericolo potremo spingere normalmente”.

Lorenzo commenta così la sua gara: “Ovviamente a causa della mia condizione fisica non ho mai spinto la moto al limite, quindi è difficile capire alcune cose. Ho dato il meglio in gara, senza avere complicazioni nel primo giro. C’è stato un grande incidente al prima curva, quindi è stata una fortuna non rimanere coinvolti. Poco a poco ho guadagnato il ritmo, all’inizio facevo fatica con il serbatoio pieno, ma man mano che si svuotava riuscivo ad andare meglio. I tempi erano migliori, non avevo mai girato con quei tempi durante il fine settimana. Siamo passati da avere più di 4 secondi a meno di 3 di distacco”.

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“Pensavo di finire ultimo, ma sono davanti ad Abraham e sono stato anche davanti a Syharin, che era stato più veloce di me durante tutto il weekend. Anche se ho provato ad essere fino con l’acceleratore per preservare la gomma, la posteriore è crollata negli ultimi giri e Syharin è riuscito a sorpassarmi. Nonostante gli altri montassero una dura anche al posteriore, io ho preferito scegliere due medie, perché scelgo sempre la mescola più morbida davanti. Dietro ho avuto qualche problema nella seconda parte di gara, sul lato destro si consumava abbastanza, ma non avevamo provato la dura, quindi non ce la sentivamo di rischiare”.

“Comunque mi sentivo abbastanza comodo, ma ho preferito non andare troppo forte in partenza, frenare piano e, se necessario, far passare tutti ed evitare problemi. Sapevo che il mio ritmo era per stare tra gli ultimi, non aveva senso mettersi a sorpassare piloti più veloci di me e prendere rischi inutili. Inoltre ho iniziato ad avere qualche dolore alla schiena. Ma ho capito meglio come preservare la posteriore su questa moto. Inoltre sono riuscito nella mia missione di finire la gara e ho fatto allenamento per i muscoli”.

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Archiviato il Gran Premio di Gran Bretagna, Lorenzo è già proiettato verso Misano, dove si recherà per i test della prossima settimana, prima di tornare per il prossimo appuntamento del mondiale: “Anche al test di Misano non potrò frenare forte. Dopo i test però avrò macinato più chilometri e mi sarò riabituato un po’ di più alla moto, quindi potrò forzare un po’ di più nel mio allenamento quotidiano e poco a poco mi darà meno fastidio allenarmi. A Misano ci sono molte cosa da provare per l’anno prossimo e non vedo l’ora di sapere se troveremo qualcosa che mi sarà utile soprattutto in frenata, dove soffro maggiormente. Bisogna lavorare nell’ingresso in curva, in quell’area non mi sento sicuro, la moto è rigida e non sento molto l’anteriore. Speriamo che il lavoro che sta facendo Honda dia presto risultati. Ovviamente senza la paura di cadere di nuovo sarò più convinto in curva e più aggressivo, così i tempi miglioreranno, ci saranno ancora alcuni giorni di pericolo con i test di Misano, ma per il Gran Premio starò meglio e spero che la velocità possa migliorare”.

Informazioni aggiuntive di Mark Bremer

Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team

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Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

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Foto di: motosport.com

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