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Lorenzo: "E' sorprendente essere stato 11 giri in testa con meno ritmo"

Jorge Lorenzo ha spiegato di essere rimasto sorpreso di aver comandato i primi 11 giri del GP d'Austria di MotoGP, nonostante avesse dovuto calare il ritmo.

Jorge Lorenzo, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Partenza: Marc Marquez, Repsol Honda Team al comando
Jorge Lorenzo, Ducati Team

Il pilota spagnolo della Ducati non ha ottenuto il suo miglior risultato in Austria, ma è rimasto soddisfatto per essere riuscito a chiudere con un distacco inferiore dal vincitore rispetto al passato.

"Ogni volta mi sento meglio con la moto, la sento meglio e posso forzare di più. Il test di Misano è stato grande, il giorno migliore della mia stagione, perché potevo rischiare di più e frenare più tardi" ha spiegato il maiorchino.

Lorenzo poi ha ridabito, come aveva già detto dopo la gara, che per gestire il consumo del carburante ha dovuto utilizzare una mappa del motore che gli offriva meno potenza. Questo inevitabilmente ha reso il suo ritmo inferiore rispetto a quello dei suoi rivali.

"La cosa sorprendente è che con un ritmo inferiore a quello di Marquez e Dovi sono stato in testa alla gara per 11 giri. Come a Barcellona, dove ero stato anche sei-sette decimi più lento nel corso del weekend, ma poi mi sono messo davanti. Se posso farlo ora, quando avrò più ritmo forse riuscirò ad accumulare più vantaggio" ha detto.

Il pilota della Ducati non ha perso la fiducia in se stesso e continua a sperare di riuscire a fare un salto di qualità in questa stagione.

"Sono nel miglior momento dell'anno e sono curioso di vedere come si comporterà qui il pacchetto Lorenzo-Ducati, su un circuito completamente diverso" ha proseguito, riferendosi al layout molto tecnico di Silverstone, dopo la guida assume un valore importante.

L'anno scorso però i piloti della Ducati hanno sofferto molto dal punto di vista fisico, perché la moto si era rivelata molto esigente nei cambi di direzione.

"La Ducati è molto fisica, devi usare tutto il corpo per muovere la moto, ma mi sento più in forma che mai" ha detto, prima di riconoscere che: "So però che qui soffriremo un po'".

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