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Lorenzo: "Dopo alcuni giri non riesco più a guidare a mente fredda"

Il pilota della Ducati, sesto, si è lamentato dei problemi generati dall'ergonomia della moto 2018, che gli impedisce di arrivare alla fine della gara con la forza per continuare a spingere.

Jorge Lorenzo, Ducati Team

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Gold and Goose / Motorsport Images

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Ancora una volta Jorge Lorenzo si è reso protagonista di una grande partenza e alla prima curva era già in testa. Lo spagnolo ha provato subito ad allungare, ma un errore commesso alla seconda curva gli ha fatto perdere tutto il vantaggio accumulato.

Il pilota della Ducati è rimasto in testa per nove giri (salvo pochi metri per il sorpasso di Dovizioso), fino al momento in cui Marquez lo ha infilato e si è involato verso la sua terza vittoria consecutiva.

Da quel momento il maiorchino ha perso ritmo, arretrando fino ad una sesta posizione che non riesce ad alleggerire il momento di crisi che sta attraversando.

"Un altra grande partenza, anche migliore di quella di Jerez. La differenza di velocità rispetto agli altri era buona nei primi due giri. Di solito è così, ma oggi lo è stato un po' di più. Ho preso un buon vantaggio nel primo giro. Il problema è che poi ho commesso un errore al secondo: sono stato molto fortunato ad evitare la caduta, ma avevo di nuovo il gruppo attaccato" ha detto Lorenzo.

Come ripete dalla prima volta che ha provato la Desmosedici GP18, lo spagnolo ha ribadito che è una moto che ha aspetti migliori e peggiori rispetto a quella dello scorso anno. Uno dei quelli negativi è che lo obbliga ad uno sforzo fisico maggiore.

"Dopo cinque o sei giri non riesco ad avere la forza per rilassarmi e guidare a mente fredda. Anche se cerco di tenere il passo, è molto complicato. Sulla nuova moto è cambiata l'ergonomia e in frenata mi stanco di più. Purtroppo non ho trovato una soluzione per avere più sostegno alle gambe".

"Con i nuovi pezzi che abbiamo provato a Jerez, sono migliorate la stabilità e l'accelerazione, ma non abbiamo trovato la soluzione per questo. Speriamo di essere in grado di farlo a Barcellona (si riferisce al prossimo test). Questo mi aiuterebbe a guidare 'sciolto' per più giri e a finire più vicini al vincitore" ha spiegato.

Inevitabilmente, sono arrivate nuovamente delle domande anche sul suo futuro, con il podio di Petrucci che sembra aver complicato ulteriormente le cose tra lui e la Ducati.

"Tutti nel paddock conoscono il valore di Jorge Lorenzo e cosa può fare quando si sente a suo agio. Cosa ho fatto in passato, chiudendo sempre primo o secondo in campionato per otto o nove anni. Sto soffrendo con questa moto, ma stiamo cercando di migliorare le cose e non siamo così lontani: la moto è migliore di due o tre gare fa, ma dobbiamo trovare una soluzione a questo problema" ha concluso.

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