Lorenzo: “Con Honda abbiamo valutato se montare il motore 2018”
Jorge Lorenzo ha ammesso questo venerdì a Sepang che ha parlato con Honda per tornare alla versione 2018 del motore della sua RC213V, ma che l’idea è stata scartata.
Jorge Lorenzo, Repsol Honda Team
Srinivasa Krishnan
Il regolamento sui motori è chiaro e dettagliato: una volta congelati prima della gara del Qatar, appuntamento inaugurale della stagione, i motori non possono essere aperti né cambiati. Tuttavia, Jorge Lorenzo questo venerdì ha ammesso di aver parlato con Honda circa la possibilità di montare il motore del 2018 sulla sua moto, ma che questa ipotesi è stata scartata.
Da regolamento, l’unica soluzione logica affinché lo spagnolo tornasse al motore dello scorso anno era cambiare la sua moto con quella di Takaaki Nakagami, pilota LCR che nel 2019 ha corso con un prototipo del 2018, almeno fino a quando non è stato costretto a fermarsi per un problema alla spalla.
Lorenzo analizza la sua giornata in pista: “È stata una giornata abbastanza positiva per le sensazioni, è andata molto meglio rispetto all’Australia, l’asfalto non era male e la distanza dai primi non è stata enorme, almeno fino agli ultimi giri. Alla fine le Yamaha hanno fatto un gran tempo, hanno cambiato molto il ritmo”.
“Noi abbiamo provato varie cose sulla moto, soprattutto per quanto riguarda il posteriore per avere più grip. Abbiamo lavorato sulla messa a punto, ma alla fine il compromesso non è stato migliore di quello della moto standard. Domani sicuramente torneremo indietro per vedere se possiamo migliorare un po’ i tempi”.
In quel momento, a Lorenzo è stato chiesto del motore 2018, che avevano pensato di cambiare. Il maiorchino ha affermato, senza entrare nei dettagli: “È stata un’idea di Honda che abbiamo analizzato con pazienza, ma alla fine l’abbiamo scartata”.
Così gli è stato domandato anche di spiegare da chi fosse partita quest’idea ed in quale momento della stagione fosse avvenuto questo colloquio: “È partita da Honda qualche mese fa, ma non posso dire molto di più, solo due o tre mesi”. Questo significherebbe che le conversazioni sono avvenute intorno ad agosto, quando era fermo ed infortunato alle vertebre.
La manovra è difficile da comprendere, dato che i motori sono congelati per regolamento e non possono essere cambiati: “Non lo so, è stata un’idea messa sul tavolo affinché potesse essere studiata, ma alla fine è stata scartata per diversi motivi”.
L’unica opzione sarebbe stata un cambio di moto con Nakagami: “Non abbiamo approfondito molto questa possibilità, a dire il vero. Non so se fosse fattibile, ma ripeto, non è durata molto questa idea che avevamo”. L’unica conclusione a cui si può arrivare è che Honda avesse offerto a Lorenzo di passare alla moto di Nakagami, una possibilità che è stata scartata dal maiorchino.
Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont
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