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LCR spera di iniziare a breve le trattative con Honda per il post 2022

Impegnato in MotoGP per i prossimi cinque anni, Lucio Cecchinello si augura di assicurarsi la continuità della collaborazione tra il suo team e Honda.

Takaaki Nakagami, Team LCR Honda

Takaaki Nakagami, Team LCR Honda

Gold and Goose / Motorsport Images

Dal 2018, il team LCR ha ritrovato la line-up di un team classico con due moto, grazie all’impegno di Takaaki Nakagami. Pur avendo raggiunto questo obiettivo, Lucio Cecchinello, proprietario della squadra, non considera perenne questa situazione, consapevole del fatto che si basa su un progetto a sé stante, che si riflette nella particolare livrea della moto affidata al pilota giapponese. È stato il programma di promozione dei piloti asiatici di Honda che ha raddoppiato il numero di piloti LCR, come parte di una strategia globale per concentrarsi sulla sicurezza.

A Motorsport.com, Cecchinello ha dichiarato: “Ritengo che LCR abbia avuto la capacità di riuscire ad abbassare il proprio rischio d'impresa rispetto a tante altre squadre, perché noi abbiamo sempre costruito la nostra politica aziendale puntando su investimenti medio-bassi, ma fatti da moltissimi clienti. Sicuramente, dal punto del vista dell'immagine non è bello perché hai molti marchi che devono comparire negli spazi disponibili. È molto complicato dal punto di vista lavorativo perché devo seguire 35 clienti. Mi incontro con loro almeno tre o quattro volte l’anno per mantenere il nostro rapporto, quindi in totale si tratta di 150 incontri l’anno. Il tutto tenendo in considerazione le settimane in cui siamo via per i Gran Premi e per i test. È un lavoro enorme”.

“Però dall'altra parte, il fatto di avere tanti clienti e di avere il cliente più grosso che rappresenta il 10% del nostro budget, mi mette in una condizione di sicurezza, perché se perdiamo uno fra i clienti più grossi perdiamo il 10-15% del budget, non ne perdiamo il 60 o il 70% - sottolinea l’ex pilota, che dal momento in cui è entrato in MotoGP nel 2006, non ha voluto basare il suo modello di business sul sostegno finanziario di un unico grande marchio, a differenza del team Pons a cui subentrava – Sito Pons aveva la sponsorizzazione della Camel, che ha deciso di ritirare questo progetto. Così si è ritrovato senza il budget dall’oggi al domani. Io quel rischio lì non l’ho voluto mai correre, quindi ho sempre seguito una politica aziendale a basso rischio. Oggi mi sento di poter dire che LCR può avere comunque sempre la possibilità di correre con un pilota”.

“Per avere due piloti, LCR ha bisogno in questo momento del supporto della Honda. E devo dire che abbiamo trovato, grazie alla Honda e anche allo sponsor Idemitsu, un bel progetto che è quello di avere un posto in MotoGP dedicato al progetto dei piloti asiatici che meritano un’opportunità. Nakagami è il pilota di punta di un grosso progetto di comunicazione sportivo che ha avviato la Honda con l'Asian Talent Cup, col Team Asia Moto3 e Moto2, fino ad arrivare alla MotoGP. In questo momento, il posto principale è occupato da Nakagami, io mi auguro che questi progetti di piloti asiatici siano sempre portati avanti nel tempo e quando Taka avrà l’opportunità di crescere, noi siamo pronti a dare questo posto ad altri piloti asiatici. Se questo non dovesse succedere o se ci dovesse essere un ritiro da parte della Honda su questo progetto, allora sì, potremmo avere delle difficoltà a far correre due piloti. Però non è detto che nel frattempo magari non subentri un altro sponsor”.

Coinvolto in questa forma unica di partnership, LCR è legato contrattualmente sia a Honda che a questo programma per il 2022, ma non ancora oltre il prossimo anno. Anche se impegnato in MotoGP per le prossime cinque stagioni, il team deve ancora confermare la continuazione della sua unione con il produttore: “Abbiamo un accordo di dare continuità al programma anche per il 2022, sia con il progetto Alex Marquez che con il progetto Idemitsu. Non ho ancora parlato con Honda. Finora abbiamo un accordo fino al 2022. Affronteremo a breve gli argomenti relativi a collaborazioni di più lunga durata”.

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