La Suzuki riconosce di aver sbagliato la scelta del motore da omologare
Secondo quanto appreso da Motorsport.com, la stagione 2017 della Suzuki è stata resa complicata dalla scelta errata riguardo alla specifica di motore da omologare durante i test invernali.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo aver ottenuto la vittoria lo scorso anno a Silverstone come Maverick Vinales, la Suzuki ha vissuto una stagione decisamente difficile nel 2017, con Iannone ed Alex Rins che sono rispettivamente 16esimo e 20esimo in classifica.
Iannone, arrivato dalla Ducati per prendere il posto di Maverick, ha riscontrato delle grosse difficoltà in sella alla GSX-RR, centrando appena due piazzamenti nella top 10, ad Austin ed Assen.
Uno dei punti deboli della moto di quest'anno è senza dubbio il motore, in particolare il suo carattere e le sue reazioni.
Lo scorso anno, Vinales ed il suo compagno di squadra Aleix Espargaro potevano entrare in curva in maniera aggressiva, ma gli mancava qualcosa a livello di accelerazione in uscita di curva, così come a di velocità massima.
Per compensare questa situazione, la Suzuki ha realizzato un nuovo propulsore, che non è stato portato in pista fino al test di Jerez dello scorso novembre, alcuni giorni dopo la conclusione della stagione 2016 a Valencia.
Rins non ha avuto modo di partecipare a quel test perché si è infortunato in un incidente in quelli collettivi di Valencia, quindi l'intera responsabilità di portare avanti lo sviluppo è stata affidata a Iannone.
A Jerez, il pilota di Vasto ha testato i due motori a disposizione: uno con la base 2016 e l'altro con una nuova impostazione, ed ha concluso che quest'ultima era la migliore.
La Casa di Hamamatsu ha quindi omologato questa specifica per la stagione, ma gli scarsi risultati hanno portato la squadra a pensare che le prime risposte di Iannone sul motore potrebbero non essere state accurate.
Questa teoria è stata apparentemente dimostrata dopo che entrambi i piloti hanno provato un motore similie a quello del 2016 dopo le gare del mese scorso, trovando benefici e qualcosa in più anche a livello di performace.
"Nel test che abbiamo fatto dopo Brno, Alex ha provato un motore simile alla specifica 2016 ed era molto felice" ha detto Davide Brivio a Motorsport.com. "Andrea l'aveva già provato e ci ha fornito gli stessi feedback".
"Il problema è che non possiamo utilizzarlo a causa delle regole".
La Suzuki è rimasta ad Aragon per due giorni di test questa settimana, continuando a comparare il motore 2017 con quello 2016 e valutando anche un telaio evoluto per le prossime gare.
"Siamo soddisfatti di questi due giorni, perché è importante trovare un po' di tempo per lavorare lontano dalla pressione, per tornare su alcune cose che abbiamo già provato, e anche per provare nuovi miglioramenti" ha detto Brivio.
"Abbiamo testato nuove configurazioni che possono essere utilizzate in quest'ultima parte di stagione, ma anche nuovi pezzi della moto 2018 che così potranno essere pronti per il test di Valencia, a novembre".
"In quel caso vorremmo fare il primo test in configurazione 2018".
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