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La MotoGp della KTM sarà anche per i gentlemen rider

La Casa austriaca vuole venderla tra i 150.000 ed i 200.000 euro per l'utilizzo in pista dei privati

L'idea con cui la KTM si approccia al suo approdo in MotoGp nel 2017 è semplice: la sua moto non deve essere un qualcosa di inarrivabile. Anzi, l'obiettivo dell'Amministratore Delegato Stefan Pierer è di realizzare un prodotto che possa essere utilizzato nel Mondiale, ma anche venduto ai privati che si vogliono divertire in pista.

Il grande boss della Casa austriaca ha spiegato a SpeedWeek che l'ingegner Kurt Trieb è già al lavoro per realizzare la RC16, è questo il nome della nuovo progetto, che avrà un telaio tubolare in acciaio ed un motore V4 da 1000cc dotato di valvole pneumatiche e di cambio seamless. La cosa sorprendente però è che l'intento è di riuscire a vendere questa moto a tutti quei privati che si vogliono anche solo divertire nei track day ad un prezzo compreso tra i 150.000 ed i 200.000 euro.

"Vogliamo offrire questa moto per la pista a un prezzo estremamente conveniente, dando l'opportunità a chi si diverte ad andare in pista anche solo come hobby di guidare una MotoGp. I numeri in questa fase possono essere difficili da valutare, ma nella Moto3 abbiamo venduto circa un'ottantina di moto. Dunque, pensiamo di poter raggiungere lo stesso ordine di grandezza anche con la MotoGp. Anzi, magari possiamo arrivare anche a 100, perché gli appassionati non mancano" ha spiegato.

Pierer poi ha voluto chiarire una cosa, ovvero che la RC16 comunque non verrà omologata da strada, ma verrò messa a disposizione solamente di chi la vorrà portare in pista. E in questo c'è una scelta che potremmo definire "civica": "Come produttore ci assumiamo la responsabilità di dire che un progetto di questo tipo non può essere adatto alla strada. Tutto ciò che ha più di 200 cavalli non può andare bene per la strada. Vogliamo fare una moto con cui si possa andare privatamente in circuito".

Iniziando a parlare di aspetti più racing, Pierer si è detto convinto che la KTM abbia le risorse per realizzare una moto competitiva: "Nel 2016 arriverà l'elettronica unificata per tutti e questo permetterà di avere un approccio più equo. Per quanto riguarda gli aspetti meccanici, come motore e telaio sono certo che possiamo essere competitivi: lo abbiamo dimostrato in Moto3 e credo che la MotoGp si il passo successivo più logico".

Riguardo al programma non ci sono grosse novità: la RC16 dovrebbe essere in grado di disputare una prima wild card a fine 2016 e poi dovrebbe essere appoggiata ad una struttura già esistente, riproducendo in pratica quanto già fatto dall'Aprilia con il Gresini Racing: "Faremo una wild card alla fine del 2016 e in questa fase la moto dovrà già essere disponibile per le squadre interessate. Il nostro obiettivo sarebbe quello di dare vita ad una squadra semi-ufficiale, collaborando con un team già esistente, come abbiamo fatto in Moto3 con Aki Ajo".

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