La Michelin ha scelto la carcassa più rigida per Austin
Le mescole per il posteriore sono la morbida e la media, ma con la costruzione più rigida, come quelle "di sicurezza" che avrebbero dovuto usare domenica in Argentina. Per Redding però il suo non è stato un problema di carcassa.
Foto di: Michelin Sport
Quello di Termas de Rio Hondo è stato un weekend complicato per la Michelin. La gara inizialmente programmata per durare 25 giri è stata accorciata a 20 e divisa in due parti da 10 (con cambio moto obbligatorio). La decisione è stata presa per motivi di sicurezza, dopo il cedimento della gomma posteriore della Ducati di Scott Redding durante l'ultimo turno di prove libere.
Questo fine settimana l'azienda francese si ritrova ad affrontare un altro test importante: il suo materiale per non è mai stato provato sul tracciato di Austin, perché lo scorso anno non è stato possibile effettuare dei test a causa della pioggia che aveva colpito il Texas.
Esiste il rischio, dunque, che il marchio del Bibendum possa incappare in una ripetizione dell'imbarazzo provato in Argentina. Piero Taramasso, responsabile Michelin in MotoGP, spiega: "Abbiamo deciso di portare due specifiche posteriori (morbida e media) con una carcassa più ridida".
"La stessa gomma "di sicurezza" che non è stata utilizzata domenica a Termas de Rio Hondo perché poi ha cominciato a piovere. Non sappiamo ancora la causa che ha portato al problema di Redding e per questo motivo abbiamo optato per questa scelta. Questo fine settimana però noi siamo tranquilli" ha aggiunto.
Anche Scott Redding ha detto la sua sull'accaduto ed ha spiegato che secondo lui il problema non è quello però: "Non credo che abbia a che fare con la rigidità della carcassa. La mia sensazione è che si tratti più di un problema di costruzione, perché c'era molto movimento sulla gomma posteriore e ovviamente questo l'ha aiutata a separarsi".
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