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Ducati prova la simulazione di GP in coppia, Dovizioso: "L'ho proposta io ed è stata produttiva"

La Ducati oggi ha stupito tutti, mandando in pista i suoi due piloti per una simulazione di gara nel momento più caldo della giornata. Un'idea del forlivese, che è convinto che sia stato un lavoro molto utile sia per lui che per Petrucci, perché ha evidenziato aspetti altrimenti difficili da scovare.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
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Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso ha chiuso al quarto posto la seconda giornata dei test collettivi di MotoGP a Sepang, anche se va detto che fino a pochi minuti dal termine il pilota della Ducati era al comando. Poi Maverick Vinales, Alex Rins e Jack Miller hanno fatto un "time attack" e gli sono andati davanti, ma il bilancio odierno del forlivese sembra essere particolarmente positivo.

Anche perché lui e Danilo Petrucci hanno fatto un lavoro molto interessante, che potremmo quasi definire inedito in MotoGP. I due hanno infatti portato a termine una simulazione di gara nel momento più caldo della giornata, ma soprattutto lo hanno fatto insieme, cercando quindi di ricreare una situazione che fosse il più possibile realistica.

"Vedendo i 63 gradi d'asfalto che erano dichiarati quando siamo entrati, mi aspettavo di trovare delle condizioni pessime, peggiori rispetto alla gara, invece erano migliori. La moto si è comportata meglio, ma nessuno ha fatto la simulazione in quel momento lì, quindi non abbiamo un paragone per capire se siamo migliorati e di quanto" ha raccontato "Desmodovi".

E poi ha proseguito: "L'obiettivo però non era fare questi 20 giri il più velocemente possibile, ma lavorare su certi dettagli che vengono fuori solo in questo modo. Fare dei run di 4 o 5 giri, anche con una gomma di 20 giri, è una cosa diversa. Questo secondo me è il modo migliore per lavorare, soprattutto se lo fai insieme, perché quando guidi da solo non è mai come quando sei in gara. L'ho proposto, è stato accettato anche da Danilo, ed è stato produttivo per tutti e due".

L'idea di lavorare a stretto contatto con "Petrux" prosegue a gonfie vele e alcuni hanno sollevato che possa essere un vantaggio soprattutto per il nuovo arrivato nel factory team. Anche se Dovizioso non sembra convinto che sia necessariamente così.

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"Certo che ci penso, come quando ho pensato di dare una mano a Danilo anche con il lavoro che facciamo a casa. Io però ho una certa mentalità e non sono uno che nasconde alcune cose per vincere. Non ho problemi ad esporre certe cose che possono essere positive anche per il mio compagno. Se un altro pilota riesce ad essere più veloce di me facendo le stesse cose, chapeau! Io penso a quello che mi può avvantaggiare e allenarmi con un pilota veloce come Danilo mi può essere utile su certi aspetti. Io invece lo posso aiutare su altre cose, perché ho fatto altri risultati ed ho più esperienza. I vantaggi però ci sono per entrambi, anche se dipende da come ci si approccia. Per lui è un momento importante della carriera e mi fa piacere se riesce ad andare più forte. Io cerco di migliorarmi su altri aspetti".

La Ducati per ora non sembra aver stravolto più di tanto la moto dello scorso anno, anche perché nella seconda parte del 2018 era stata molto competitiva. Non a caso, Andrea parla spesso di lavoro sui dettagli: "Non esistono dei pezzi che ti possono far guadagnare dei decimi. Le novità possono valere dei centesimi, ma se li sfrutti nella maniera giusta possono darti anche dei vantaggi più grandi. Questo è il motivo per cui stiamo lavorando su certi dettagli, non cambiando cose più grandi".

Non sembra invece esserci una preoccupazione legata alle condizioni molto estreme incontrate in questi giorni: "E' vero che qui stiamo lavorando in condizioni abbastanza estreme, quindi le cose possono andare diversamente su circuiti dove c'è più fresco. Qua in Malesia però la pista è molto completa, quindi è una pista molto utile per capire le cose e difficilmente i pezzi che vengono scelti qui poi non funzionano da altre parti".

Infine, non si è voluto sbilanciare sul nuovo telaio provato in questi due giorni in Malesia: "Sul telaio nuovo abbiamo ancora dei dubbi. Non è male, però non è ancora chiaro se ha dei vantaggi, quindi lo riproveremo".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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