La colonna di Mamola: c'è differenza tra aggressitivà e spettacolo
Randy Mamola offre la sua visione sull'ultima polemica della MotoGP, scaturita con la guerra verbale tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi a Misano.
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Misano ancora una volta ci ha fornito una di quelle gare che non sono facili da dimenticare. Lo scorso fine settimana ha avuto tutto, dalla gioia di Pedrosa per aver ritrovato la forma, al dramma di Andrea Iannone, che non ha potuto dire addio all'Italia da pilota Ducati, includendo una visione pubblica della tensione che rimane all'interno della Yamaha.
La guerra verbale che i due piloti hanno avuto nella sala della conferenza stampa è la chiara prova di questo. In questo senso, lasciatemi dire che, a mio parere, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, sono rimasti coinvolti una discussione in cui l'argomento sotto traccia non era l'aggressività con cui il primo ha superato il secondo nelle prime fasi della gara.
Quello che li separa è molto di più. E' tutto ciò che si stanno trascinando dall'anno scorso dividendo il box e lottando per dimostrare chi è il più veloce, e di conseguenza, chi è il pilota numero uno della squadra.
Ma dal momento che hanno usato quel sorpasso al secondo giro per proseguire la loro lotta particolare, vi dirò quello che penso: l'attacco di Rossi su Lorenzo era aggressivo quanto serve per superare un top rider della MotoGP in questa situazione di campionato. Niente di più, niente di meno.
Questo ha evidenziato alcune delle vulnerabilità di Jorge, anche se io credo ancora che lui sia il più veloce dei due. Lui potrebbe anche pensare che la mossa possa essere stata un po' troppo aggressiva, ma a quel punto lo sarebbe stata anche quella di Pedrosa per togliere la leadership a Rossi.
Lorenzo sostiene che, se non avesse rialzato la sua moto per dare strada al #46, sarebbe caduto. O piuttosto che Rossi lo avrebbe steso. Potrebbe avere ragione, ma raddrizzare la moto è solo un riflesso di qualcuno che vede sopraggiungere un altro pilota, che di solito è più veloce e quindi può attaccare. Dobbiamo tenere a mente che in questo sport si lotta per la posizione, e ovviamente nessuno si sposterà per rendere tutto più facile per il pilota che sta cercando di passare.
Ci sono state tante manovre di sorpasso come quella, specialmente ultimamente. Ripensando ai miei tempi, con le moto che avevano tra le mani e le gambe, le differenze erano piuttosto grandi e questo portava a vedere scambi di posizione meno forzati, per dirla chiaramente.
Tuttavia, i margini tra i piloti più veloci in questo momento sono, in molti casi, circa un decimo di secondo grazie ai progressi tecnologici che hanno reso i valori più stretti. E con questo in mente, quando due piloti sono insieme sulla pista, la differenza tra loro è minuscola, quindi devono esitare il meno possibile quando vogliono sorpassare l'altro.
Questo non significa che si possono fare cose stupide senza pensare agli altri. In Argentina, ad esempio, Iannone ha fatto un errore enorme e centrato Dovizioso, ma in quel caso è accaduto a causa di un errore di valutazione che avrebbe potuto essere evitato.
Un sorpasso non è più legale quando, per esempio, quando viene usato un avversario per rallentare e non andare fuori dalla pista. Non so cosa ne pensate, ma dal mio punto di vista, dove alcuni vedono troppa aggressività, io vedo un grande spettacolo. E se le mie previsioni non sono sbagliati, state pronti per quello che sta per succedere...
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