L'altro "giallo" della vittoria di Dovizioso in Qatar
Il rumore provocato in Qatar dal reclamo contro la Ducati ha messo a tacere un altro fatto che avrebbe potuto mettere in dubbio la vittoria di Andrea Dovizioso: il sorpasso a Marc Marquez con la bandiera gialla.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La manovra in questione si è verificata sul traguardo, quando si entrava nell'ultimo giro della gara. Márquez è entrato sul rettilineo con Dovizioso incollato al codone della sua Honda, mentre Alex Rins era terzo, con la Honda di Cal Crutchlow a tallonare come un'ombra la sua Suzuki.
Approfittando dell'enorme potenza della Ducati, Dovi ha superato il campione del mondo in carica e si è preso la leadership nello stesso modo in cui Crutchlow ha superato Rins per prendersi l'ultimo posto disponibile sul podio.
Sicuramente nessuno dei due ha notato le bandiere gialle che i commissari sventolavano, sia sul rettilineo principale che alla prima curva, a seguito della caduta di Bradley Smith nel giro precedente alla curva 1.
Questo, per regolamento, avrebbe dovuto impedire ai piloti di superare fino a quando non raggiungevano il commissario con la bandiera verde.
Per discolpare il forlivese e l'inglese bisogna dire però che le bandiere non erano sventolate nell'ultimo settore della pista e che probabilmente per loro era praticamente impossibile vedere i commissari lanciati a 350 km/h ed incollati alla moto che li precedeva.
In tali circostanze, sia Dovizioso che Crutchlow avrebbero dovuto restituire immediatamente la posizione, cosa che in entrambi i casi non si è verificata. Va detto però che Marquez si era temporaneamente ripreso la leadership alla curva 10, ma in seguito ad una manovra d'attacco e non perché il rivale gli ha ceduto la posizione.
Il reclamo presentato da Aprilia, Suzuki, Honda e KTM contro la Ducati per l'uso del tanto discusso spoiler sotto al forcellone ha poi creato parecchio trambusto in Race Direction.
Il fatto che né Honda né Suzuka abbiano rivendicato questi presunti sorpassi irregolari entro il periodo stabilito dal regolamento - 30 minuti dopo la fine della corsa - ha fatto sì che i commissari ignorassero la questione senza entrarvi ufficialmente.
Mentre la Suzuki non ha nemmeno discusso l'argomento, la Honda è andata a chiedere in Race Direction se avessero visto i filmati della cosa, ma i commissari hanno deciso di non entrare nella questione per valutare il problema.
Marquez, che aveva notato ciò che era successo, ha scelto invece di congratularsi con Dovizioso per la sua vittoria: "L'unica cosa che so è che oggi c'è un pilota che era più veloce di me e che è per questo che si è battuto" ha detto il pilota della Honda, da sempre avverso ad ogni forma di protesta.
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