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Jorge Lorenzo conquista Jerez

Girandola di cadute, gomme finite per tutti, non si stava più in piedi!

E’ finita come molti pronosticavano alla vigilia, con i due pupilli di casa nei primi due posti sul podio, Jorge Lorenzo davanti a Dani Pedrosa. Ma la classifica è, almeno in parte, bugiarda anche se poi quello che conta veramente è ciò che rimane scritto. In realtà dal podio mancano almeno quattro protagonisti. Marco Simoncelli, per esempio, che in maniera baldanzosa si era portato nettamente al comando e che pareva avviato alla fuga quando ha spento i sogni con uno spettacolare capitombolo da cui non si è più rialzato perché i commissari si sono ben guardati dall’aiutarlo. Nemmeno il poleman Casey Stoner sul podio ci è finito, nonostante una partenza maestosa e poi una, apparente, salda seconda posizione alle spalle di Simoncelli. La cronaca in coda racconta tutto, non certo la rabbia dell’australiano che è stato passato in staccata da Valentino Rossi in grandiosa rimonta, ma poi si è visto l’italiano sdraiarsi davanti alle sue ruote. Contatto inevitabile e una lunga coda di veleni perché i commissari, ben 6, invece che dividersi tra i due piloti a terra si sono concentrati tutti nel far ripartire il pesarese lasciando Casey lì. Ritirato e giustamente furioso. Non è finito sul podio nemmeno Rossi, comunque autore di una gara superba sul fondo viscido di una gara che ha messo a dura prova le gomme e la tenuta mentale di piloti. Rossi è rinvenuto dalle retrovie come una furia, passando i rivali come se fossero fermi. Poi il patatrac che ha coinvolto l’incolpevole Stoner e una nuova risalita, meno impetuosa ma favorita da una quantità inenarrabile di ritiri o cadute. Il quinto posto finale di Valentino è un premio al coraggio e un omaggio alla buona sorte che questa volta gli è stata vicina. Non è infine sul podio nemmeno Ben Spies. Risalito al secondo posto e apparentemente tranquillo quando anche la sua Yamaha è finita per prati. Mancava un niente al traguardo, ma così sono le corse e lui forse deve impratichirsi ancora un po’ con le posizioni di testa nella Moto Gp. Lodi sperticate, quindi, per Lorenzo, a lungo primo, perfetto nel non commettere il minimo errore, capace di sfruttare al meglio il mezzo e la lucidità mentale di non forzare mai nulla, usando più la testa che il cuore. Bravo poi anche Pedrosa. Non doveva nemmeno correre per la spalla malmessa; invece, dopo un rovinoso primo giro che lo aveva relegato nelle retrovie, è salito fino ad attaccare Lorenzo. Dopo, però, o le gomme finite o le cattive condizioni fisiche gli hanno imposto di rallentare e raccattare quello che veniva. E’ arrivato così un secondo posto, preziosissimo per il mondiale, il massimo cui poteva sperare alla vigilia. Tenuto conto di tutto non è stata una corsa normale, condizionata da troppi errori, da condizioni climatiche un po’ controverse e da quell’eccitazione un po’ sopra le righe che è caratteristica degli avvii di stagione, quando tutti chiedono il massimo per capire come sono messi e dove sono gli altri. Questo spiega anche il terzo posto finale di Nicky Hayden, lui davvero fuori da ogni riflettore, ma capace di capitalizzare il massimo in una giornata in cui la Ducati non andava per niente male. Partenza Stoner scatta benissimo davanti a Lorenzo e Pedrosa 1 giro Simoncelli diventa terzo davanti a Dovizioso e Spies. Pedrosa scivola sempre più indietro. 2. Hayden è sesto, Rossi è settimo dopo aver scavalcato Edwards. Pedrosa è 13. Stoner e Lorenzo sono già in fuga. Rossi passa Hayden. 3. Recupera Pedrosa, adesso è nono. Rossi passa anche Spies e punta Dovizioso e lo passa. 4. Lorenzo si avvicina a Stoner. Simoncelli ha fatto segnare il giro più veloce. Hopkins passa Capirossi per il 12. Posto. Rossi giro più veloce. 5. Simoncelli ha raggiunto Lorenzo. 6. Simoncelli passa Lorenzo. Rossi ha un ritmo pazzesco, ormai vede Lorenzo. Simoncelli passa anche Stoner. È un quartetto in testa. 7. Rossi passa Lorenzo, è terzo. 8. Rossi attacca Stoner, lo affianca e poi scivola e cadono entrambi. Stoner non può ripartire. Hayden vede Lorenzo. 10. Giro Dovizioso compie due dritti. Pedrosa passa Spies. 11. Giro Pedrosa attacca Hayden e lo passa. 12. Giro Cade Simoncelli! Lorenzo al comando davanti a Pedrosa. Super Sic si ritira dopo aver provato a ripartire. 13. Giro De Puniet passa Barbera per il 7. Posto, ma Barbera ha seri problemi. 17. Giro Pedrosa sembra desistere un po'. Crutchlow si sta avvicinando ad Hayden. Cade De Puniet, non riesce aripartire. 18. Rossi diventa decimo. Pedrosa ormai si stacca, pare affaticato o in difficoltà. 19. Doviziose si ferma con le gomme finite, le cambia e riparte. 20. Va dritto Abhram ma riparte. Riprende a piovere. 21. Va dritto nella ghiaia Crutchlow e riparte. Rossi è ottavo. 22. Spies si avvicina Pedrosa. Rossi ha raggiunto Barbera e lo passa sul traguardo. 23. Spies è vicinissimo a Pedrosa 24. Spies ce la fa: è secondo. 25. Spies scappa. Edwards si fa sotto ad Hayden e lo passa. Cade Spies! Terzo diventa Edwards. 26. Cade Edwards! Hayden è terzo mentre Rossi sale quinto. 27. Vittoria per Jorge Lorenzo, che inizia a salutare il pubblico già a metà dell'ultimo giro.

MotoGp - Jerez - Gara

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