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Jarvis: “Yamaha si adatta meglio di Honda alle necessità dei piloti”

Lin Jarvis, direttore di Yamaha, afferma che se la Casa dei tre diapason è in grado di seguire due linee di sviluppo distinte è grazie ad un lato umano maggiore rispetto a Honda.

Lin Jarvis, Managing Director, Yamaha Factory Racing

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Per quanto i piloti si impegnino a nasconderlo, è evidente che Valentino Rossi e Maverick Viñales chiedano agli ingegneri delle componenti diverse, circostanza che ha fatto sì che le M1 ufficiali fossero differenti l’una dall’altra anche in aspetti più rilevanti come il telaio.

Ovviamente, per qualsiasi costruttore è sempre meglio che i due piloti di una squadra seguano la stessa strada, perché questo facilita le cose e permette di dividere il lavoro di sviluppo, per esempio.

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Molti dei componenti che piacciono a Rossi però non vanno bene a Viñales, situazione che ritroviamo anche nel box del team Honda ufficiale. Lì Marc Marquez, dominatore assoluto del mondiale e campione cinque volte nelle ultime sei stagioni, e Jorge Lorenzo hanno stili di guida praticamente opposti.

Il maiorchino, che è ancora infortunato dopo la brutta caduta nelle prime prove libere di Assen e che perderà sia il Gran Premio della Repubblica Ceca sia quello d’Austria, cerca di fare dei cambiamenti alla RC213V che, secondo lui, saranno utili anche agli altri piloti della marca. Marquez, Lorenzo e Cal Crutchlow annoverano sei cadute a testa, contro le quattro di Takaaki Nakagami, che corre con la moto dello scorso anno.

Honda lavora con l’obiettivo di rendere la moto meno complicata, ma senza perdere i propri punti forti che hanno portato dei risultati ottimi, in particolare con Marquez. Ogni volta che vengono poste a Lorenzo domande sull’adattamento alla moto, il cinque volte campione del mondo risponde: “La Honda è quella che è, sono io a dovermi adattare a lei”. Anche la risposta di Honda è sulla stessa lunghezza d’onda e Puig conferma: “La moto è così, va bene perché Marc è in grado di vincere, anche se sicuramente si può migliorare tutto”.

Qualche giorno fa, Motorsport.com ha chiesto a Lin Jarvis se Yamaha si vedesse nelle condizioni di seguire due linee di sviluppo diverse come avviene con Viñales e Rossi quando invece Honda ha intrapreso un percorso che va nella direzione del campione del mondo in carica.

“Credo che Yamaha sia in grado di fare una moto su misura di ogni pilota. Quello che accade in Honda risponde alle peculiarità dei propri ingegneri. In generale, Yamaha si adatta meglio di Honda alle necessità dei propri piloti. Siamo più umani” risponde Jarvis a Motorsport.com.

Il britannico, che capisce perfettamente le diverse esigenze dei piloti Honda, afferma: “A volte è giusto seguire una linea più dura, ma altre volte è meglio avere una moto che si adatti ad un maggior numero di piloti. Credo che sia meglio disporre di una moto più facile da guidare per molti. Il binomio Honda e Marquez è molto potente, ma se Marc si fa male o decide di andare via, Honda avrà molti problemi”.

“Tutto dipende dalla prospettiva da cui si analizzano le cose e capire cosa convenga fare. Jorge e Cal provano a mettere in risalto il problema che ha Honda, ma la squadra dall’altra parte ha Marquez, che vince e ha un livello di competitività molto alto. Noi non abbiamo nessun problema a seguire due direzioni differenti, lo abbiamo già fatto in passato con Valentino e Lorenzo e abbiamo vinto molti titoli con entrambi”, conclude Jarvis.

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