Jack Miller fa subito tempi da seconda fila in sella alla Ducati
Il nuovo pilota del team Pramac ha avuto un grande approccio con la Desmosedici GP del team Pramac. Il suo crono, 1'30"635, gli sarebbe valso il sesto tempo nelle Qualifiche del GP di domenica scorsa.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
L'attesa di vedere Jack Miller in sella a una Ducati era tanta, perché lo stile di guida dell'australiano è considerato come uno dei più adatti per domare le Rosse di Borgo Panigale e farle rendere al meglio. E così è stato.
L'ormai ex pilota del team Marc VDS ha esordito ieri su una Ducati, da pilota del team Pramac Racing Ducati, stupendo tutti sin dai primi giri fatti nella prima giornata di test collettivi della MotoGP sul tracciato Ricardo Tormo di Valencia.
"Non ho toccato assolutamente nulla della moto ma mi sono trovato subito molto bene in sella alla Ducati e anche con il team. E' stato davvero un ottimo inizio. Sono davvero felice di essere qui. Oggi ho solo cercato di trovare feeling con la moto, non aveva senso provare a mettere mano alla moto. Siamo solo all'inizio ma sono felice", ha dichiarato Miller al termine della giornata di ieri.
Jack è andato così bene da far segnare un tempo che, nello scorso fine settimana, gli sarebbe valso la partenza in seconda fila nel Gran Premio della Comunitat Valenciana.
"La moto mi è parsa subito ottima, direi adatta al mio stile di guida. Questo è sicuramente uno dei punti principali per cui sono riuscito subito a fare buoni tempi. Certamente sono rimasto sorpreso dalla potenza mostrata dalla moto sui rettilinei. Questo potrà aiutarci il prossimo anno nel corso delle gare di sicuro".
"E' una moto completamente diversa dalla Honda. Ma ho subito trovato feeling all'anteriore nonostante la pista fosse sporca. Il grip meccanico della moto è ottimo anche al posteriore".
Miller ha elencato i punti forti della Rossa carpiti nel primo giorno da pilota Pramac Ducati, dopo aver pilotato per due anni una Honda RC213V.
"La stabilità in frenata della moto è davvero ottima, posso frenare tardi, trovare il limite, perché mi sembra un punto forte della moto. Sono sorpreso del grip che ho avuto al posteriore della moto, ma anche dall'inserimento in curva che sono riuscito ad avere sin dalle prime uscite. Mi sono divertito molto. Sono riuscito a concentrarmi molto sulle linee da fare".
"Sono davvero felice anche del mio approccio al team. Loro sono davvero un grande gruppo e non vedo l'ora di spendere più tempo con loro per conoscerli meglio. Ma l'impatto con loro è stato ottimo".
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