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Intervista

Lorenzo esclusivo: "Finché Vinales vinceva, tutti parlavano bene di lui"

Nella seconda parte dell'intervista esclusiva concessa a Motorsport.com, Jorge Lorenzo ha sottolineato di non provare dispiacere per il brutto momento della Yamaha, allontanando le responsabilità dai due piloti.

Podium: race winner Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing, third place Valentino Rossi, Yamaha Fac

Gold and Goose / Motorsport Images

Motorsport.com ha avuto modo di intervistare in esclusiva Jorge Lorenzo durante l'ultimo Gran Premio in Thailandia. Nei giorni scorsi vi abbiamo presentato la prima parte, ora eccovi la seconda parte.

Due anni dopo che la Casa di Iwata ha deciso di continuare con Valentino Rossi, aprendo la porta d'uscita a Lorenzo, il maiorchino continua ad essere l'ultimo pilota ad aver conquistato un titolo in sella ad una M1.

E' successo in quell'esplosivo 2015, nel quale si è giocato la corona di campione con il compagno di box avendo la meglio. In quel momento, la Yamaha aveva mostrato chiaramente le sue preferenze: la squadra, infatti, annullò i festeggiamenti per la conquista del titolo dello spagnolo.

Al posto di Lorenzo è arrivato Maverick Vinales e oggi la Yamaha sta vivendo la peggior crisi di risultati della sua storia, con ben 24 GP senza vittorie, ma soprattutto senza capire quale sia il modo migliore per cercare di risolvere i problemi di mancanza di trazione che tormentano la M1.

Quando gli è stato chiesto del momento particolare che sta vivendo la Yamaha, il pilota della Ducati non ha avuto problemi ad ammettere che non è più affar suo.

"Abbiamo tutti dei problemi. Noi abbiamo alcuni problemi perché abbiamo commesso degli errori. Ci sarebbe piaciuto essere più vicini a Marquez nella lotta per il titolo. Anche la Suzuki ha fatto degli errori e la Yamaha lo stesso. Nel loro, penso che sia vero che quello che gli sta accadendo dipenda molto dalla pista, perché su alcuni circuiti la M1 non sembra così male come dicono tante persone. Ma ci sono alcune piste su cui fanno fatica e, in qualche modo, è dovuto alla moto: sia Vinales che Rossi sono dei grandi piloti. Però non provo pietà, perché siamo tutti qui per vincere" ha spiegato Lorenzo qualche giorno fa a Motorsport.com.

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Prima di decidere di dire addio alla Yamaha, il #99 ha ammesso in un'intervista che aveva capito perfettamente come il costruttore giapponese avrebbe preferito che a vincere fosse stato Rossi e non lui per questioni di marketing.

Lorenzo comunque non crede che possa essere il pesarese la chiave per far tornare al top la Yamaha: "Maverick ha vinto le sue prime due gare e la Yamaha gli prestava attenzione. E' stato Valentino a sbagliare. Non so cosa stia succedendo nel box, ma la mia esperienza mi fa credere che la Yamaha ha sempre valutato e tenuto in considerazione l'opinione dei suoi piloti" ha commentato il tre volte campione del mondo di MotoGP.

Riguardo al suo erede nel box Yamaha, Jorge pensa che i commenti che hanno messo in evidenza il fatto che Maverick non abbia affrontare i problemi con la mentalità corretta siano ingiusti. Lui ci era già passato ed ha ricordato che Vinales aveva abbagliato tutti appena è salito sulla M1.

"Ognuno di noi ha il proprio modo di raggiungere il suo miglior livello. Alcuni di noi, come me o Stoner, hanno bisogno di arrabbiarsi quando le cose vanno male, ma altri sono più tranquilli, come Dovizioso. Valentino, per esempio, è molto politico. Questo appartiene al DNA di ciascuno e non ritengo che sarebbe giusto cambiarlo in base ai risultati".

Il maiorchino poi ha proseguito: "Non si può criticare Maverick o dire che è debole dal punto di vista psicologico. Parliamo di un pilota che l'anno scorso ha vinto le prime due gare ed aveva fatto un ottimo pre-campionato. In quel momento si dicevano solo cose positive. Tutti parlavano meravigliosamente di lui e lo vedevano come un lusso, dicendo che era più facile lavorare con lui che con me. Tuttavia, era perché stava vincendo. Quando le cose vanno male invece, i problemi vengono fuori ovunque".

Vinales ha deciso di separarsi a fine anno da Ramon Forcada, suo attuale capo tecnico, con il quale Lorenzo aveva conquistato i suoi tre titoli iridati con la Yamaha (2010, 2012 e 2015).

"Dall'esterno non posso dire nulla, perché non so cosa stia succedendo nel box. Quello che posso dire è che non è facile lavorare con Ramon, perché ha un carattere forte. Lo è anche il mio, quindi ci siamo scontrati spesso. Nonostante questo, siamo riusciti a diventare tre volte campioni del mondo insieme. E se era così bravo quando abbiamo vinto, non poteva essere così male quando non lo facevamo. Ma ripeto, Maverick avrà le sue ragioni e ognuno è libero di prendere le proprie decisioni" ha concluso Lorenzo.

Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Ducati Team, Lin Jarvis
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing, Vinales stoppie
Podio: Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Podio: Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Podio: Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Luca Cadalora, Yamaha Factory Racing, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Ramón Forcada y Maverick Viñales, tras la victoria de Qatar del año pasado
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team, Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Ducati Team
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