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Iannone: "Sono quarto nel Mondiale, chi l'avrebbe detto l'anno scorso?"

Il pilota della Suzuki si gode il suo momento positivo, perché per la prima volta è riuscito a conquistare due podi consecutivi, anche con un pizzico di fortuna. Con la gomma media però è convinto che avrebbe fatto anche di più.

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP, Marc Marquez, Repsol Honda Team
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Johann Zarco, Monster Yamaha Tech 3, Marc Marquez, Repsol Honda Team, Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

Sembra essere un momento veramente magico per Andrea Iannone e la Suzuki. E' vero che oggi hanno avuto anche un pizzico di fortuna a Jerez, con la triplice caduta che ha escluso le due Ducati e Dani Pedrosa, ma il pilota di Vasto è riuscito per la prima volta da quando corre in MotoGP a firmare due podi consecutivi. Un risultato che è valso addirittura il terzo di fila per la Casa di Hamamatsu.

Un risultato arrivato nonostante una scelta controtendeza per quanto riguarda la gomma posteriore, la dura, che non ha pagato come sperato, ed alla fine di bellissimo duello nelle fasi conclusive della corsa con la Ducati di Danilo Petrucci.

"Bella la battaglia con Danilo, ma bella tutta la gara, anche se alla fine mi dispiace di non aver usato la media posteriore, perché penso che saremmo potuti rimanere con il gruppo di testa con quella. Mi spiace per i ragazzi che sono caduti davanti a noi, ma con Danilo è stata una bella battaglia, tutti e due al limite, a denti stretti, e ovviamente sono molto contento di aver fatto questo secondo podio consecutivo. Mi sento molto in forma e mi trovo davvero bene con la mia Suzuki. Dobbiamo continuare così, ma senza scordarci che dobbiamo migliorare un po' di cose" ha detto Andrea subito dopo essere sceso dal podio.

La GSX-RR quindi continua il suo processo di crescita e, a sorpresa, il pilota abruzzese è quarto nel Mondiale dopo i primi 4 GP: "Sicuramente la moto sta migliorando, ma oggi non abbiamo sfruttato il nostro massimo potenziale e questa non è una cosa positiva, nel senso che saremmo potuti essere molto più vicini al vincitore facendo le scelte giuste. Questa comunque è tutta esperienza ed è venuto fuori un podio importante per noi. Siamo quarti in campionato, chi l'avrebbe mai detto dopo il campionato dell'anno scorso? Vorrei avere sempre di più, ma con la giusta consapevolezza e con i tempi giusti".

Ancora ci sono degli aspetti da migliorare, ma sicuramente la base da cui si parte ora è piuttosto buona: "Su alcune piste può mancare meno e su altre di più. Qui nelle curve lente perdevo tanto in accelerazione. Abbiamo un po' di problemi di spinning e di slide, quindi non riusciamo ad accelerare bene come le Honda e le Ducati. Dobbiamo sempre recuperare qualcosa in frenata o cercare di fare la percorrenza di curva più forte. Abbiamo i nostri punti forti e dobbiamo mantenerli, ma dobbiamo anche migliorare i nostri punti deboli. Recuperare in frenata è molto stressante e ti porta a rovinare le gomme. Raddrizzare la moto ed accelerare forte invece è chiaramente più semplice".

Iannone ha parlato anche del grande stato di forma di Marc Marquez, oggi autore della sua seconda vittoria in fuga solitaria, ma si è anche detto convinto che alla fine questo weekend non fosse poi troppo lontano per la sua Suzuki.

"Sicuramente è molto forte, è in uno stato di forma molto particolare, ma questo weekend non era troppo distante da noi. Se avessimo messo tutto al proprio posto, saremmo potuti stare nel gruppo di testa per tutta la gara. Se poi potessimo andare via con lui, questo non lo so, ma nel weekend siamo sempre stati tanti vicini a lui. Marc è molto forte, è sicuramente un pilota difficile da battere, ma non è impossibile. Lavorando bene e con i tempi dovuti, possiamo arrivare a giocarcela. Non è una cosa immediata, perché dobbiamo dare tempo a Suzuki, ma per il futuro il nostro obiettivo è di arrivare a lottare per la vittoria".

La prossima tappa è Le Mans, sulla carta una pista ostica, come però avrebbe dovuto essere anche Jerez: "Arriviamo sicuramente molto positivi, consapevoli del nostro miglioramento rispetto all'anno scorso, ma anche di alcune cose che ci fanno ancora soffrire. Dobbiamo poi capire il nostro potenziale, dato che per noi è stata la pista peggiore l'anno scorso. Ma anche qui avevamo sofferto, invece oggi siamo sul podio, quindi vediamo".

Nelle prossime settimane poi ci sarà da pensare anche al suo futuro, perché il contratto con la Suzuki scadrà alla fine del 2018. E' chiaro però che in queste condizioni la voglia di proseguire insieme inizia a farsi sentire sempre di più.

"Penso che in questo momento non sia facile scegliere. La mia priorità sarebbe quella di riuscire a continuare qui, ma non è tutto così scontato. Quando hai davanti alcune opzioni così importanti, al contrario di quanto gli altri potessero immaginare. In questo momento non è facile, nel senso che c'è l'intenzione da parte di entrambi. Ma ora non è questo quello che mi preme, mi preme continuare così, far crescere questa moto e cercare di sfruttarne il potenziale, anche se so che non potremo essere sempre sul podio. Per il futuro vedremo a breve".

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