Iannone: "Risultato che dimostra che non sono qui solo per prendere lo stipendio"
Il pilota di Vasto ha tirato fuori l'orgoglio al termine di una bella rimonta dal 19esimo posto in griglia che gli ha permesso di conquistare la sua prima top 10 in sella all'Aprilia ad Assen. Ma ora si aspetta una crescita costante dalla RS-GP.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
E' stato quasi come le montagne russe il weekend di Assen per Andrea Iannone. E' iniziato alla grande, con il sesto tempo nella giornata di venerdì, ma poi ha avuto un crollo verticale il sabato, con il penultimo tempo in qualifica.
Il pilota di Vasto però era convinto che l'Aprilia disponesse di un ottimo potenziale sul tracciato olandese e non si è arreso. Domenica quindi è riuscito a sfoderare la gara migliore della stagione, centrando per la prima volta la top 10 da quando è salito in sella alla RS-GP, al termine di una bellissima rimonta dal 19esimo posto in griglia.
"A parte la posizione, che è stata la migliore dell'anno e con l'Aprilia, sono contento perché sono riuscito a fare una gara costante dall'inizio alla fine. In alcuni giri sono stato tra i più veloci in pista ed è una bella sensazione" ha detto con orgoglio Iannone.
Un risultato che sicuramente porta una bella iniezione di morale sia per lui che per la Casa di Noale: "E' sicuramente importante. A volte basta poco per rivedere la luce. Questa è una pista particolarmente positiva per noi e con una qualifica migliore avrei fatto una gara completamente diversa. Prendiamo quello di buono che è venuto fuori, che è merito di un lavoro che è iniziato da un po' e con il tempo dovrà portare per forza i suoi frutti. E' una grande sfida e non possiamo mollare".
"Oggi sicuramente abbiamo dimostrato che lavorando bene, facendo determinate cose nel modo giusto, possiamo crescere. Come ho sempre detto, abbiamo una buona base, un buon potenziale, ma bisogna riuscire a sfruttarlo sempre" ha aggiunto.
"The Maniac" non ha perso neanche l'occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di quelle persone che ultimamento lo avevano additato come un pilota che ormai era in MotoGP solo per continuare a prendere lo stipendio e si è battuto la mano sul petto con orgoglio per la bella gara disputata ad Assen.
"Abbiamo fatto una gara significativa, importante. E' anche un risultato che fa capire che io ho sempre voglia di arrivare, che non mollo un attimo. Va detto, perché a volte c'è chi la pensa diversamente, ma io non sono qua per portare a casa lo stipendio, ma sono qua per arrivare ad alto livello con l'Aprilia".
E non ha dimenticato di sottolineare anche la grande reazione che hanno avuto lui e la squadra dopo una qualifica molto deludente per quelle che erano le aspettative in un weekend che era iniziato davvero bene.
"Non è che mi sono arrabbiato. Dopo una qualifica disastrosa, su una pista su cui potevamo anche ottenere una buona posizione in griglia, ci siamo ritrovati a partire quasi ultimi pur sapendo di avere un ritmo abbastanza buono e questo rompe le palle. Questo è il punto".
"Con la gomma morbida per il momento andiamo quasi più piano che con la dura e non è una cosa normale, quindi quando in qualifica ti ritrovi penultimo ti arrabbi, ma è normale. La cosa che conta però è che abbiamo reagito e che in gara abbiamo fatto un buon risultato" ha concluso.
Informazioni aggiuntive di Mark Bremer
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