Iannone: "Peccato, la prima fila è a meno di un decimo"
Il pilota della Suzuki ha mancato l'appuntamento con la prima fila per soli 31 millesimi a Jerez, ma domani scatterà settimo. In ogni caso, sembra convinto di avere le carte in regola per fare una buona gara.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
31 millesimi di secondo sono davvero un'inezia, ma oggi hanno fatto una differenza davvero incredibile nelle qualifiche del GP di Spagna, almeno per Andrea Iannone. Dopo essere stato velocissimo per tutte le sessioni di prove libere, il pilota della Suzuki sembrava avere le carte in regola per attaccare la prima fila, ma l'ha mancata proprio questi fatidici 31 millesimi.
La beffa è che questo margine risicatissimo è bastato per farlo finire addirittura ad aprire la terza fila, in settima posizione. Andrea ha rivelato di aver forse perso qualcosina per una modifica fatta dopo la FP4, ma non ritiene che sia quella la chiave di tutto. Inoltre in ottica gara è convinto che la sua GSX-RR possa essere messa bene a livello di passo, visto che è veloce sia con la gomma media che con la gomma soft.
"Tra la FP4 e la Q2 ci è venuto in mente di provare a fare una modifica. Si è trattato di una cosa piccola, che ci ha fatto migliorare in inserimento, però ci ha fatto perdere un po' di trazione e magari quel mezzo decimo che ci è mancato per stare in prima fila lo abbiamo perso lì. Ma si tratta di un lavoro che abbiamo fatto per cercare di migliorare, quindi non voglio dire che non siamo in prima fila perché abbiamo sbagliato" ha detto Iannone.
"In ogni caso penso che abbiamo lavorato bene per tutto il weekend, abbiamo fatto una FP4 molto positiva, che ci ha aiutato a capire che possiamo essere veloci sia con la gomme media che con la hard. Dico peccato per la qualifica, perché con meno di un decimo sarei in prima fila, ma sono settimo e superare qui non è mai facile" ha aggiunto.
In molti indicano la Suzuki come la moto cresciuta di più rispetto all'anno scorso e il pilota di Vasto sembra essere concorde: "Sono d'accordo, però penso che sia un'insieme di cose. A livello di messa a punto abbiamo fatto tanta strada, abbiamo mosso pochissimo durante l'inverno e questa strategia direi che sta pagando. Più avanti poi dovrebbero arrivare delle cose interessanti".
L'obiettivo può essere il podio per domani, ma per il momento Andrea preferisce non sbilanciarsi troppo a riguardo: "Aspettiamo un attimo per capire se il podio è alla portata. Ci sono minimo tre Honda che vanno molto forte, che sono quelle di Marquez, Pedrosa e Crutchlow. Hanno fatto i test qui e sono molto a posto. Lorenzo qui mi è sembrato forte con la Ducati e le Yamaha alla fine ci sono sempre. Noi ci siamo, ma la gara è lunga 25 giri e bisognerà gestire le gomme. Chi riuscirà a farlo meglio sarà in una buona condizione alla fine, ma sarà complicato".
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