Iannone: "Non avrei dovuto lasciare la Ducati"
Durante una diretta Instagram con Max Biaggi, il pilota di Vasto ha ammesso che con il senno di poi lasciare la Casa di Borgo Panigale è stato un errore.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La reclusione a cui ci ha obbligato la pandemia del Coronavirus ha generato anche la possibilità di assistere ad alcune chiacchierate inattese. Come noi, anche i campioni delle due e delle quattro ruote hanno bisogno di utilizzare gli strumenti tecnologici per parlare tra loro.
Basta aprire Instagram per vedere cantanti, attori e sportivi che chiacchierano tra di loro in diretta. E ieri è stata la volta di due assi del motociclismo: Max Biaggi ed Andrea Iannone. Il pilota dell'Aprilia ha evitato il tema dell'attesa del verdetto legato alla positività ad un controllo antidoping effettuato lo scorso anno in Malesia.
Questo non vuol dire però che non abbia regalato spunti, perché per la prima volta ha ammesso che lasciare la Ducati alla fine del 2016 è stato un errore. "Con il senno di poi cambieresti sempre qualcosa del tuo passato. Nel mio caso non sarei dovuto andare via dalla Ducati" ha detto il pilota di Vasto.
"Le stagioni del 2015 e 2016 erano state molto buone per me. La moto nello specifico era spaventosa in accelerazione e in frenata, mentre soffriva in inserimento in curva. Sono passato in Suzuki e ho trovato l'opposto. Oggi serve un compromesso per fare bene, una moto che freni forte e che abbia trazione" ha aggiunto.
"The Maniac" ha voluto anche sottolineare il grande lavoro che ha fatto l'Aprilia con la nuova RS-GP: "Sto bene con la squadra e sono convinto di poter fare davvero un ottimo lavoro. L'intera azienda è cresciuta molto, la pausa permetterà di migliorare ancora di più la moto 2020".
Iannone poi ha fatto un'altra confessione a Biaggi, raccontandogli che ai tempi dei suoi duelli con Rossi, lui teneva le parti del "Dottore". "Mio fratello Angelo era un 'biaggista', io invece no, lo ammetto: quando ho iniziato avevo 7 anni e Rossi vinse il suo primo titolo in 125, mi affascinava, era il mio idolo".
Infine, Andrea ha lasciato intendere che per ora è troppo presto per pensare ad un approdo in Superbike: ".In questo momento non ci penso, ma mai dire mai...".
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