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Iannone: "Le cadute? Servono a capire fin dove ci si può spingere con una moto nuova"

Il pilota di Vasto oggi è scivolato due volte, ma è tutto sommato soddisfatto dei primi due giorni di lavoro con l'Aprilia, perché crede di aver già individuato i pregi ed i difetti su cui bisogna lavorare della RS-GP.

Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini

Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini

Andrea Iannone non è riuscito a girare troppo nella sua prima presa di contatto con l'Aprilia. Il maltempo e la ricerca della posizione di guida non gli hanno permesso di fare più di 15 giri nella giornata inaugurale dei test di Valencia. Oggi invece sono state due cadute, alla curva 6 ed alla curva 8, a frenare il pilota di Vasto a quota 47 giri, con il 18esimo tempo a 1"3 dalla vetta.

Poco male comunque per "The Maniac", che come obiettivo per questa due giorni aveva fissato quello di iniziare a capire pregi e difetti della RS-GP. Cosa che pensa di essere riuscito a fare, anche se crede che in qualche modo la moto debba essere resa più adatta la suo stile di guida.     

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"Siamo riusciti a fare un po' più di giri e sono partito dalla base di Aleix, perché penso che fosse la cosa più normale. Siamo riusciti a capire un po' di cose sia sul fronte dell'elettronica che del set-up, ma sicuramente dobbiamo riuscire ad adattare un po' la moto a quello che è il mio stile e a quelle che sono le mie esigenze" ha detto Iannone.

"Però sono contento perché stiamo lavorando bene e bisogna progredire un passo alla volta, senza avere fretta. Abbiamo capito in quali aree dobbiamo migliorare, nelle quali l'Aprilia forse è un po' più indietro rispetto alle altre moto. Questo è un aspetto molto positivo, perché se lo abbiamo capito in così poco tempo, vuol dire che è una cosa palese. In generale però penso che la moto abbia un buon potenziale e che si possa fare bene" ha aggiunto.

Andrea non ha dato troppo peso neanche alle due cadute, dicendo che fanno parte del processo di apprendistato: "Le cadute sono la conseguenza di una nuova moto. Ovviamente non conosci le reazioni quando spingi e non sai qual è il limite. Con queste cadute inizi a capire fin dove puoi arrivare".

Anche oggi poi ha confermato l'impressione che la RS-GP sia una moto molto agile: "La moto ha una buona agilità e curva molto bene. Questi sono due aspetti assolutamente positivi. In ogni caso sono abbastanza contento come base, poi chiaramente bisogna lavorare su altri aspetti su cui secondo me siamo molto indietro, però c'è tempo per migliorarli".  

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Del resto, non è mai facile cominciare quando si cambiano sia la moto che la squadra: "Sono stati due giorni molto strani, ma è normale. Abbiamo girato molto poco ed è tutto nuovo nel box. Avendo cambiato tutta la squadra, bisogna avere un po' di pazienza. Non si può ottenere tutto e subito. Sono comunque ottimista, perché ci sono delle cose molto positive e molte buone e altre un po' peggiori, ma credo che sia così dappertutto quando ci sono dei cambiamenti. La cosa positiva è che riusciamo ad individuare quali sono le cose che non funzionano bene, quindi a casa hanno le idee molto chiare sul da farsi".

Il piano per i test di Jerez è ancora tutto da definire, ma Iannone è pronto anche ad andare a Noale, perché non vuole lasciare nulla al caso: "Questo si farà a casa, dopo il meeting di questa sera. Se sarà il caso che io vada a Noale, andrò anche a Noale, perché comunque ci tengo che questa situazioni alla fine porti i suoi frutti, quindi io darò il 100% come fanno tutti qui dentro". 

 

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