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Iannone: "L'Aprilia non ha bisogno di una moto nuova, la base che abbiamo ha ancora del margine"

Il pilota di Vasto è convinto che nel box della Casa di Noale ci siano alcuni aspetti da sistemare che sono un po' l'ABC. Per questo ha la convinzione che esplorando queste strade la RS-GP possa avere un buon potenziale senza bisogno di stravolgimenti.

Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini
Andrea Iannone, Aprilia Racing Team Gresini

E' ancora presto per fare proclami, ma Andrea Iannone e l'Aprilia sembrano aver fatto un passo avanti nella prima giornata dei test collettivi di Jerez de la Frontera, con il pilota di Vasto che ha chiuso con l'11esimo tempo, staccato di poco più di un secondo dalla miglior prestazione firmata da Danilo Petrucci.

Il tutto, nonostante abbia messo insieme solamente 24 giri, soprattutto a causa di una caduta abbastanza rovinosa alla curva 5, ma anche perché al momento i tecnici della Casa di Noale hanno bisogno di parecchio tempo per modificare la RS-GP in alcune aree.

Quello che conta di più, però, secondo "The Maniac", è che secondo lui la moto ha una buona base e del margine per crescere. Dunque, è convinto che ci sia il potenziale per fare bene quando riuscirà a sfruttarla al 100%. Inoltre c'è una squadra che sta lavorando con entusiasmo, seguendo le sue indicazioni. E anche questo è un aspetto fondamentale.

"Ancora non riesco a spingere e ad andare al 100%, quindi non sono molto preoccupato. L'Aprilia credo che abbia una buonissima base, ma ci sono diverse cose da mettere a posto, sia sul lato elettronico che su altro, che sono un po' l'ABC. Evidentemente, non hanno avuto indicazioni sotto a determinati aspetti e io adesso le sto fornendo. Anche questo aspetto mi rende ottimista" ha detto Andrea a fine giornata.       

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A renderlo ottimista è proprio il fatto che secondo lui i problemi della RS-GP non sono nulla di insormontabile: "Sono molto tranquillo, perché c'è voglia di fare bene e sento che sono in un gruppo che sta cercando di offrirmi il massimo supporto possibile. Questo è quello che mi aspettavo, quindi sono molto contento. Ovviamente non pretendevo di finire i test del 2018 davanti a tutti, ma in fin dei conti non siamo così lontani. Ci sono cose molto positive sulla moto. Bisogna sistemare alcune cose, ma credo che siano fattibili. Non è una moto che ha dei grandissimi problemi, perché curva molto bene ed è molto agile. Dobbiamo migliorare l'accelerazione e controllare meglio l'impennata, ma sono cose che non mi preoccupano".       

In passato, spesso i piloti hanno puntato il dito sul motore dell'Aprilia, ma secondo Iannone il problema in realtà non è quello in senso stretto: "Il motore va molto forte, ma riusciamo a sfruttarlo solamente in quinta e in sesta, perché fino alla quarta litighiamo un po' con l'impennata. E' un aspetto importante, ma prima non si erano resi conto di questo e adesso ci stiamo lavorando".

Poi ha sottolineato appunto che ci sono alcune modifiche alla moto che al momento richiedono dei tempi piuttosto lunghi: "Ovviamente ci sono delle cose da migliorare e delle cose da velocizzare, ma è solo il secondo test. Bisogna riuscire a fare determinate modifiche in meno tempo, perché impieghiamo tanto tempo per cambiare alcuni aspetti sui quali non erano abituati a lavorare, quindi sono stati colti un po' di sorpresa".

Poi però ha ribadito il concetto più importante, ovvero che la RS-GP ha già il margine per diventare una moto competitiva: "Non c'è bisogno adesso di una moto nuova, la base che abbiamo ha ancora del margine. Dobbiamo capire meglio quello che abbiamo a disposizione e poi capire dove agire".

Infine, non ha nascosto di essere un po' dolorante dopo la caduta della curva 5: "Ho male sotto al ginocchio, poi ho il piede gonfio, che è diventato nero sotto, ma perché ho preso una bella botta, quindi è normale".

Informazioni aggiuntive di Jamie Klein

 

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