Iannone: "L'anno prossimo avremo una moto migliore già di base"
Il pilota della Suzuki sta vivendo una stagione molto complicata, ma è convinto che ad Hamamatsu abbiano capito cosa serve per far fare un salto di qualità alla GSX-RR nel 2018 e tornare a lottare davanti.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Andrea Iannone sembra iniziare a vedere la luce alla fine del tunnel di una stagione che fino ad ora è stata decisamente avara di soddisfazioni per lui e per la Suzuki. Nelle prime 13 uscite stagionali sono arrivati appena 33 punti, ma il pilota di Vasto pensa di non avere nulla da rimproverarsi per questo.
Il problema secondo lui è che la GSX-RR è una moto che tutto sommato si comporta anche abbastanza bene appena viene messa in pista, ma poi raggiunge quasi immediatamente il suo limite, mentre la concorrenza di sessione in sessione migliora le proprie prestazioni e quindi alla domenica poi il gap finisce sempre per essere importante.
"Sinceramente, ho avuto tante difficoltà nelle gare. Quando arrivi con delle aspettative alte, perché hai il ricordo degli ultimi anni, sei sempre molto carico. Il problema è che magari nella FP1 va bene e riusciamo a stare nella Top 10, ma noi poi non miglioriamo, perché quello è il nostro limite" ha detto Andrea.
"Gli altri invece riescono a fare qualche passettino in avanti e a limare qualche decimo a turno, quindi arrivi in gara che hai mezzo secondo di passo, ed è tanto. Magari a volte chiudi la prima giornata con delle sensazioni positive e il giorno dopo prendi delle tranvate di quelle importanti. Uno come me la sente, ma non credo di avere qualcosa da rimproverarmi" ha aggiunto.
Quello che lo rende ottimista però è che è convinto che la base con cui nascerà la moto del 2018 sarà già migliore della moto attuale: "Dopo questo percorso, adesso sono più tranquillo. Abbiamo capito tante cose e sappiamo che già di base l'anno prossimo avremo una moto migliore di questa. Se poi sarà in grado di vincere o meno, lo scopriremo strada facendo".
Quando gli è stato chiesto dove nasce questa convinzione, il #29 ha spiegato: "Sono cambiate un po' di cose dall'anno scorso a quest'anno e probabilmente hanno fatto male. Magari già solo tornando indietro, vedi che migliori di tre decimi di passo, che sono tanti. Non è così, ma è un esempio per rendere l'idea. In tutti i test abbiamo avuto determinate risposte e quindi sappiamo su cosa dobbiamo lavorare".
"La cosa che è stata difficile per me è stata accettare la situazione. Negli ultimi anni sono stato sempre tra i primi cinque, ma quando spingi e vedi che sei sempre sul filo del rasoio è un problema. Ma il problema poi non è nemmeno così grande, perché basta poco per risolverlo" ha concluso.
Informazioni aggiuntive di German Garcia Casanova
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