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Iannone: "Indietro in classifica, ma sul passo non sono troppo distante"

Il pilota della Suzuki è solo 12esimo alla conclusione dell'ultima giornata di test di Phillip Island, ma non ha usato la gomma nuova per portare a termine due long run che hanno dato delle indicazioni piuttosto interessanti.

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Suzuki MotoGP

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP
Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP

Il 12esimo posto non rappresenta il potenziale del binomio composto da Andrea Iannone e dalla Suzuki. Il pilota di Vasto infatti ha completato ben due long run con la sua GSX-RR, dicendosi soddisfatto del ritmo tenuto, inoltre nel finale non è riuscito a montare la gomma nuova per andare a caccia del tempo. Quindi nel suo caso si può effettivamente parlare di una classifica abbastanza bugiarda.

"Abbiamo tante cose da fare, ma stiamo capendo sempre di più la direzione da prendere. Alla fine credo di aver fatto un long run molto positivo, nel quale siamo riusciti a mettere insieme tutte le informazioni che abbiamo raccolto in questi giorni. Devo dire che il risultato non è stato niente male" ha detto "The Maniac".

"Purtroppo non sono riuscito a sfruttare la gomma nuova per fare il tempo alla fine, perché non avevo più gomme anteriori avendo già fatto due long run. E' per questo non siamo in alto in classifica, ma se guardiamo il passo non sono troppo distante" ha aggiunto.

Il focus del lavoro è stato sempre sull'elettronica, ma non è l'unica area su cui va sviluppata la GSX-RR: "In generale stiamo lavorando tanto in quest'area, ma non solo. Stiamo cercando di trovare dei miglioramenti non solo sul fronte dell'elettronica, anche se sappiamo di avere dei punti deboli su questo aspetto. Ci sono però anche altre aree in cui si può migliorare qualcosa. E' chiaro però che lavorare in questa maniera è un po' come fare il collaudatore, quindi non si riesce a tirare sempre fuori la massima prestazione. Vedremo in Qatar cosa verrà fuori da tutto questo lavoro".

Oggi ha fatto un long run con la carena vecchia ed uno con la carena nuova, ma non si è sbilanciato troppo su quella più innovativa: "Non abbiamo molte informazioni riguardo alla nuova carena. Devo dire che più o meno sono simili. L'abbiamo provata su un long run perché per noi era fondamentale mandare più dati possibili in Giappone sulla distanza di gara. Stiamo cercando di fare più prove possibili e più lunghe possibili, per cercare di velocizzare lo sviluppo".

Inoltre Andrea è convinto di dover ancora affinare il feeling con la Suzuki per sfruttarla al meglio: "L'adattamento alla nuova moto per me non è finito, quindi credo che con il passare delle giornate di test le cose andranno sempre meglio anche da questo punto di vista. Vivo delle sensazioni completamente diverse su ogni tracciato rispetto al passato, quindi arrivare al limite non è facile, perché devo avvicinarmi un passo alla volta".

Informazioni aggiuntive di Oriol Puigdemont

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