Iannone: "Gara buttata perché Pol Espargaro non pensa molto nelle prime tre curve!"
Il pilota della Suzuki era letteralmente furioso con il rivale della KTM per il contatto avvenuto dopo poche curve al Sachsenring, invocando anche una penalità da parte della Race Direction.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Andrea Iannone era letteralmente furioso alla conclusione del GP di Germania di MotoGP. Il pilota della Suzuki si è piazzato 12esimo, ma è convinto che la sua gara sarebbe potuta andare diversamente se dopo poche curve non fosse stata rovinata da un'entrata piuttosto azzardata di Pol Espargaro.
Il pilota della KTM ha provato ad infilarsi all'interno della curva 3 e il risultato è stato che il pilota di Vasto è stato costretto a rialzare la sua GSX-RR, perdendo diverse posizioni. E' andata anche peggio ad Alex Rins, caduto proprio per un contatto con il connazionale, e a Jack Miller, finito larghissimo per evitare i due spagnoli.
"Abbiamo buttato la gara perché Pol Espargaro non pensa molto nelle prime tre curve. Forse è partito forte, ma un pilota deve usare la testa quando cerca di recuperare delle posizioni, deve farlo con intelligenza" ha tuonato Iannone.
"Alla terza curva non c'è spazio e lui è arrivato nel cambio di direzione, buttandosi tutto sul cordolo senza una linea da seguire. E' incredibile. Ho sentito il rumore della sua moto e ho provato a rialzare la mia perché aspettavo il contatto. In questo modo ho evitato di cadere, ma ho perso più di dieci posizioni e questa è una pista su cui è molto difficile recupere, anche quando devi superare un pilota molto più lento di te" ha aggiunto.
Un peccato, perché la convinzione era di avere il passo per fare una buona gara: "Se fossi stato da solo, il mio passo non sarebbe stato da podio, ma almeno avrei potuto chiudere tra la quinta e l'ottava posizione. In ogni caso, non sono felice: abbiamo lavorato duramente tutto il weekend e poi oggi è andata così. Spero quindi che la direzione gara abbia dei provvedimento per Pol, perché ha danneggiato la mia gara, quella di Miller e quella di Rins. E questo non è un contatto di gara".
Quando poi gli è stato chiesto che genere di punizione andrebbe applicata secondo lui, ha concluso: "Non lo so, io non sono la Race Direction, sono un pilota. Quello che posso dire è che in MotoGP oggi ci sono alcune situazioni di pericolo perché alcuni piloti non usano la testa, quindi è importante per il futuro che ci siano delle penalità giuste per fare in modo che in futuro chi è coinvolto possa pensare un po' di più".
Informazioni aggiuntive di Sebastian Fränzschky
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