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Guintoli: "Provare la base della Suzuki 2019 così presto è stato molto importante"

Lo scorso fine settimana, in Giappone, la Suzuki ha portato al debutto una prima versione 2019 della sua GSX-RR MotoGP. Una prima uscita che è stata di enorme importanza secondo il collaudatore Sylvain Guintoli.

Sylvain Guintoli, Team Suzuki MotoGP

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Guintoli ha disputato a Motegi la terza wild card della sua stagione, utilizzando un motore in specifica 2019, insieme ad un nuovo telaio e ad una nuova veste aerodinamica, chiudendo 21esimo ed ultimo tra i piloti che hanno tagliato il traguardo.

Il francese però ha sottolineato che il punto in questo caso non era lottare per un buon risultato, quanto verificare che la base della moto 2019 avesse risolto alcuni dei problemi della GSX-RR attuale. Cosa che effettivamente sembra essersi verificata.

"In termini di prestazioni, la gara è stata difficile" ha ammesso Guintoli. "Ma stiamo lavorando per il futuro e questo è il mio lavoro. Questo è quello che devo fare, pensare a lungo termine".

"Abbiamo acquisito una buona conoscenza delle evoluzioni, capendo meglio quale sia la direzione giusta da prendere per il futuro".

"Abbiamo un test qui a Motegi all'inizio di novembre, poi un altro a Jerez e questi saranno davvero importanti per capire cosa dobbiamo fare per passare al livello successivo".

"E' molto importante perché dopo la fine di novembre ci sono due mesi di pausa e quando si torna in pista a febbraio deve già essere tutto definito".

Nella stagione 2019, la Casa di Hamamatsu non potrà più fare affidamento sulle concessioni, visti gli ottimi risultati raccolti quest'anno, tra i quali ci sono la bellezza di sei podi, tre ciascuno per Alex Rins ed Andrea Iannone.

Questo significa che non potrà più modificare la specifica del motore nel corso della stagione. Dunque, sarà fondamentale evitare di ricadere nell'errore del 2017, quando fu proprio una scelta sbagliata da questo punto di vista a compromettere le prestazioni della GSX-RR.

Guintoli ha confermato a Motorsport.com che evitare questo farà parte dei suoi compiti: "Fa parte del mio lavoro capire questo. Il mio lavoro è ridurre le possibilità di sbagliare di nuovo".

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Andrea Iannone, Team Suzuki MotoGP, Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Photo by: Gold and Goose / LAT Images

Rins: la cosa da migliorare di più è la velocità massima

Rins, che è salito sul podio a Motegi, dichiara di aver apprezzato molto il lavoro di Guintoli in questa stagione.

"Sta provando tante cose e averlo nel nostro test team è positivo, perché è un pilota veloce" ha detto Rins a proposito del contributo del francese nei progressi della Suzuki.

"Ha uno stile di guida abbastanza simile al mio. Sta provando tante cose, in maniera che poi noi proviamo solo quelle che funzionano bene e scartiamo direttamente quelle peggiori".

Quando gli è stato domandato quale debba essere la priorità della Suzuki per la moto 2019, Rins ha detto: "Penso che il punto da migliorare di più sia il motore, la velocità massima. Dobbiamo migliorare in quinta ed in sesta marcia".

"Uno dei nostri punti di forza oggi sono le curve veloci, perché la nostra moto ha un grande potenziale a livello di trazione. Quello dobbiamo cercare di mantenerlo per essere veloci anche l'anno prossimo".

"Ma l'importante è migliorare il motore, l'elettronica e l'accelerazione. Penso che stiamo lavorano davvero duramente per gestire queste cose".

Guintoli ha detto all'inizio del weekend che il nuovo motore ha sicuramente più potenza, ma che servirà un lavoro lungo per stabilire che questo non abbia impatti negativi su altre aree della moto.

Inoltre, l'ex campione del mondo della Superbike ha confermato che continuerà a fare il collaudatore anche nel 2019, facendo ancora anche delle apparizioni come wild card.

Sylvain Guintoli, Team Suzuki MotoGP

Sylvain Guintoli, Team Suzuki MotoGP

Photo by: Gold and Goose / LAT Images

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