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Gibernau invoca regole più severe: "Prima di fare certe mosse penserebbero"

Sete Gibernau, manager di Dani Pedrosa, ha espresso il suo punto di vista sull'aggressività raggiunta in pista in MotoGP, sottolineando con enfasi che questo non è uno sport di contatto.

Sete Gibernau and Dani Pedrosa, Repsol Honda Team

Foto di: Repsol Media

Sete Gibernau
Sete Gibernau, Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Sete Gibernau, Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team con Sete Gibernau
Sete Gibernau
Sete Gibernau and Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Sete Gibernau con il terzo classificato Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Sete Gibernau
Sete Gibernau, Dani Pedrosa, Repsol Honda Team

Dopo una stagione in cui ha accompagnato Pedrosa come coach, da quest'anno Sete Gibernau è diventato anche il manager di Dani Pedrosa.

L'ex pilota, ricordato per le sue vittorie, ma soprattutto per la rivalità con Valentio Rossi all'inizio degli anni 2000, ha parlato del livello di aggressività in pista raggiunto dalla MotoGP dopo il contatto con Johann Zarco che ha estromesso Pedrosa nel corso del primo giro del GP d'Argentina.

Nell'incidente con il francese, Dani ha patito la frattura del radio della mano destra. Infortunio che lo ha anche costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico nella giornata di martedì.

Tutto ciò, nel giorno in cui Dani aveva conquistato il secondo posto sulla griglia di partenza ed era uno dei piloti accreditati del ritmo di gara migliore.

"E' stato un peccato perché penso che fosse in grado di fare una buona gara, ma sfortunatamente ha avuto un incidente con Zarco ed è caduto" ha detto Gibernau ai microfoni di MovistarTV.

Lo spagnolo ha analizzato il contatto tra Zarco e Pedrosa: il francese ha cercato di infilarsi all'interno, costringendo il pilota della Honda ad allargarsi, finendo sul bagnato e perdendo il controllo della sua moto.

"Ho sempre detto che questo è uno sport meraviglioso, che contiene già un grande rischio di cadere dalla moto. Tutti sono molto coraggiosi oltre ad essere dei grandi piloti, ma sono molto convinto nel sottolineare che non si tratta di uno sport di contatto" ha detto il manager di Pedrosa.

"La Direzione Gara deve fare uno sforzo per evitare i contatti ed essere molto chiara sul fatto che non sei più coraggiosi perché tocchi un altro pilota. I rischi sono già sufficienti per i piloti, soprattutto in condizioni difficili come domenica, in cui sembra che i contatti facciano parte dello sport della moto. Bisogna stare molto attenti".

L'idea di Gibernau è che dovrebbe essere chiarito che il contatto non può essere considerato una manovra legale in questo sport.

"Il contatto non fa parte di questo meraviglioso sport. Non è necessario, sono tutti coraggiosi anche senza il bisogno di arrivare al contatto. Ovviamente bisogna vedere ogni azione separatamente, ma bisogna trovare una soluzione per limitare i contatti. Io sarei a favore di questo. Se sanzioniamo i contatti, per quanto lievi, anticiperemmo molti problemi. I piloti avrebbero chiaro in testa che un contatto equivale ad una sanzione e lo eviterebbero. Perché ho paura che alla fine qualcuno si farà davvero male".

Con questo punto di vista, le azioni di Marc Marquez domenica in Argentina sarebbero state al di fuori del regolamento.

"Devono fare un regolamento abbastanza chiaro per non raggiungere quel punto. Devono sedersi e vedere cosa cambiare per migliorare la situazione, mettere delle basi. Perché sono convinto che tutti vogliono che questo sia uno sport pulito e senza infortuni. E i primi interessati dovrebbero essere quelli della Race Direction. Serve un regolamento più comprensibile e chiaro. Se siamo severi, i piloti ci penseranno di più prima di fare certe manovre. Penso che sarebbe d'aiuto, questa è la mia opinione".

"E' inutile lamentarsi del mondo intero se poi nessuno fa nulla. Dobbiamo sederci, per primi i piloti, per stilare un regolamento che dal mio punto di vista dovrebbe essere piuttosto severo per evitare situazioni come quella di domenica" ha concluso Gibernau.

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