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Gardner: “Impressionato dalla MotoGP, voglio diventare rookie del 2022”

Remy Gardner debutta quest’anno in sella alla KTM del team Tech 3, presentata oggi. L’obiettivo è chiaro: diventare miglior esordiente dell’anno. Il compito non sarà facile, ma il campione Moto2 in carica è pronto a dare battaglia, lavorando con la RC16, di cui è rimasto impressionato dalla velocità e dalla potenza nei primi test.

Remy Gardner, KTM Tech3

Foto di: KTM

Si respira aria di novità nel box Tech 3, che dal 2022 punta su due giovani esordienti: la squadra che fa capo a KTM ha presentato oggi le RC16 che scenderanno in pista in questa stagione e che saranno affidate a Raul Fernandez e Remy Gardner. Quest’ultimo arriva in MotoGP da campione in carica Moto2 e ha tutta la determinazione per diventare il miglior debuttante di questo 2022 che si preannuncia ricchissimo di lotta. Gardner ha tolto i veli della sua KTM oggi, a pochi giorni dai primi test in Malesia, a cui si presenta carico di entusiasmo e di aspettative.

Tuttavia, avendo già provato la RC16 in occasione dei test di Misano e di Jerez di fine stagione, sa già che dovrà lavorare procedendo passo dopo passo. L’australiano si presenterà allo shakedown (riservato a rookie, tester e piloti con concessioni) nel pieno della forma fisica, dopo aver subìto un piccolo intervento chirurgico per risolvere un’incrinatura del polso, lesionato durante un allenamento. Ma è già tutto alle spalle e Remy Gardner è proiettato verso il futuro, che non vede l’ora di affrontare, con una nuova entusiasmante sfida che lo attende e per cui è pronto a combattere.

Ora sei un pilota MotoGP. Puoi tornare indietro a quando ti è arrivata l’offerta e come ti sei sentito?
“Sì, il giorno in cui mi è arrivata l’offerta ho provato un entusiasmo più grande di quanto sentito effettivamente alla firma, perché in qualche modo sapevamo cosa sarebbe successo. Ma ricordo che eravamo a Jerez dopo la gara e Jens, credo, si è seduto vicino a me e mi ha detto ‘vogliamo farti passare in classe regina il prossimo anno’. Io ovviamente ho riposto ‘certo!”, è il mio sogno. Guidando verso l’aeroporto da Jerez avevo la musica in macchina ed ero esaltato, quindi è stato un momento emozionante, un sogno diventato realtà”.

Sicuramente tutti gli occhi saranno su di te perché sei il campione Moto2 in carica. Quali sfide hai dovuto affrontare per arrivare al successo che hai oggi?
“Beh, un po’ me lo aspettavo. Ho avuto dei buoni risultati nelle prime gare e ho pensato di avere una buona base su cui lavorare. Ma non sai mai cosa succede fino a che effettivamente non accada. È stato abbastanza folle, c’è una lista davvero lunga di sfide, anche alcuni anni difficili. Ho lavorato tanto su me stesso per migliorare il mio stato mentale sulla moto. Fisicamente sono sempre stato bene, ma ho anche avuto infortuni, la frattura di entrambe le gambe mi ha dato tanta forza mentale per tornare velocemente. Quello è stato un blocco per me, poi ho avuto altri problemi, non riuscivo a controllarmi in gara e cadevo molto. Ci sono stati anni difficili, ma senza di questi non avrei accumulato l’esperienza che mi ha portato a vincere il mondiale l’anno scorso.  

Ti abbiamo visto sulla RC16 già in due occasioni. Quali sono state le tue sensazioni dopo aver guidato una MotoGP?
“È stato folle! Penso di poter parlare a nomi di molti ragazzi che sono arrivati a guidare una GP...abbiamo guidato le moto più veloci del mondo, ma fino a quando non provi una MotoGP non hai idea di cosa sia. Ricordo di aver aperto il gas sul primo rettilineo e di aver spalancato gli occhi per provare a tenere la moto, andava velocissima. Ricordo che alla fine del rettilineo urlavo nel caso ‘oh mio Dio!’. Ero abbastanza scioccato e sorpreso dall’adrenalina e dal divertimento. Ma ero scioccato dalla velocità e dalla potenza più di ogni altra cosa. Sicuramente poi giro dopo giro diventa più normale, ma è stata un’esperienza meravigliosa, specialmente a Misano il primo giorno”.

“Tra Misano e Jerez ci sono stati diversi mesi in cui ho continuato a guidare la Moto2, quindi nei primi giri ho pensato ‘ecco di nuovo la potenza!’. Ma poi tutto diventa più normale, nella seconda giornata di test già eravamo entrati nel mood, eravamo più abituati a tutti i controlli, tutto stava diventando più naturale. I primi due giri sono stati una sorpresa, ma abbiamo ancora altri test per sistemare tutto”.

22 circuiti nel 2022 significa che ce ne saranno 21 nuovi per te sulla RC16. Cosa puoi fare per prepararti al meglio in ogni weekend di gara?
“Non lo so, ad essere onesti! Penso che prima di iniziare ogni weekend di gara dobbiamo sederci con il team e fare un buon piano anche con i dati, questo probabilmente è un buon inizio. Provare a capire cosa bisogna fare in pista, in quale tipo di tracciato siamo e poi probabilmente mi aiuterà anche seguire gli altri piloti. Il massimo che possiamo fare è provare a prepararci fisicamente per questi circuiti e alla fine dovremo fare giri e capire la moto. Sono sicuro che dopo i test avremo un’idea più chiara di cosa dobbiamo fare con la moto e poi arriveremo a questi ‘nuovi’ tracciati dove dovremo adattare quello che sappiamo. Questo però viene con l’esperienza e con i giri sulla moto. Quali piste? Phillip Island e Mugello!”.

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Cosa hai fatto durante l’inverno per prepararti ed essere pienamente in forma per questa nuova sfida?
A dicembre ho avuto tanti impegni con i media e, nei giorni in cui non ne avevo, sono andato in officina da solo. A parte questo, il 1 e il 2 gennaio mi sono allenato nuovamente al massimo e ho ancora due settimane per tornare alla forma che avevo l’anno scorso, anche meglio, per questa moto. il processo è iniziato e questo gennaio è stato ricco di allenamento. Sono sicuro di essere pronto per la Malesia fra due settimane. Quale allenamento? Andare in moto! Vado anche a correre a volte, ma non faccio ciclismo. Corro per il cardio e vado tanto in moto, forse quattro o cinque volte a settimana. Non c’è allenamento migliore che andare in moto”.

Sei impaziente di lavorare con un team che ha specifiche factory, con tutte le cose extra, le risorse e le possibilità?
Sicuramente KTM sta facendo uno sforzo enorme con tutte le persone e le risorse. È incredibile ed è la prima volta che vengo alla fabbrica per vedere l’intera operazione del dietro le quinte. Sono più impressionato che mai, ad essere onesti. Penso che ci siano tutti gli ingredienti e anche KTM ha la volontà e l’ambizione di vincere. Così come noi piloti. È incredibile la quantità di sostegno che abbiamo, penso che sia un buon anno. Ci saranno anche giorni difficili, ma sarà lì che dovremo mettere tutto insieme ed essere più squadra che mai”.  

Sei entrato a far parte della KTM GP Academy più tardi rispetto alla maggior parte dei piloti, ma hai fatto un grande passo avanti da allora. Come ci si sente ad essere il punto di riferimento per i piloti che arriveranno alla Academy?
“Vuoi essere un esempio, ma è sicuramente anche una storia di successo. Anche altri piloti hanno avuto anni difficili, ma si tratta di non mollare mai. Qualche anno fa la situazione era piuttosto difficile per me, e spero che questo possa ispirare alcuni ragazzi a non arrendersi, a continuare a spingere. Speriamo che KTM possa individuare quei talenti tra i tanti piloti e arrivare a fare lo stesso percorso che ho fatto io”.

Quanto sarebbe importante per te diventare Rookie of the Year 2022 in MotoGP?
“Al 100%. Penso che forse lottare per quel titolo sia il nostro obiettivo principale. Sarà dura, ci sono un bel po’ di esordienti in arrivo e li conosco bene da questi ultimi anni in Moto2. Sì, sarà dura e abbiamo bisogno di lavorare sodo, ma l'obiettivo è quello di provare a lottare per il titolo di Rookie of the Year e di fare un passo alla volta. Queste moto sono moto veloci, quindi sarà importante non rimediare infortuni e restare calmi e con i piedi per terra”.

Arrivando alla fine del 2022, in cosa consisterebbe una buona prima stagione in MotoGP?
“Mi piacerebbe ottenere almeno qualche bel piazzamento nei punti, sarebbe fantastico entrare in top ten in alcune gare. Abbiamo un sacco di lavoro da fare e, come ho detto, dovremo cercare di lottare per il titolo di Rookie of the Year”.

Moto di Remy Gardner, KTM Tech3
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Remy Gardner, KTM Tech3
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Remy Gardner, KTM Tech3, Raul Fernandez, KTM Tech3
Remy Gardner, KTM Tech3, Raul Fernandez, KTM Tech3
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