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Forcada: “Quartararo si è preparato mentalmente per non fallire”

Ramón Forcada, capo tecnico nel team Petronas con cui ha debuttato in MotoGP Fabio Quartararo, spiega le chiavi che hanno portato il pilota francese a vincere il titolo.

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Fabio Quartararo è diventato campione del mondo MotoGP nel Gran Premio dell’Emilia Romagna lo scorso 24 ottobre, dopo essere stato l’unico pilota in grado di andare a punti in ogni gara della stagione disputata fino a quel momento. Il primo zero dell’anno è arrivato il fine settimana successivo, a Portimao, dove già correva da campione ed è finito a terra per la prima volta in tutto il 2021.

Questa regolarità è stata una delle chiavi che hanno portato il francese a vincere il titolo. Ma secondo Ramon Forcada, capo tecnico del riformato WithU Yamaha RNF, il pilota di Nizza si era preparato per questo, anche mentalmente cercando aiuto esterno. Quartararo ha debuttato in MotoGP proprio con il team Petronas e al suo secondo anno ha lottato per il titolo, ma gli errori e un po’ di incostanza lo hanno condizionato fino al punto che a fine stagione Franco Morbidelli, suo compagno di squadra e pupillo di Forcada, lo ha superato nella classifica generale.

Il pilota d’oltralpe però ha conquistato il titolo al suo primo anno nel team ufficiale Yamaha, nel 2021. In una conversazione esclusiva con Ramon Forcada, Motorsport.com gli ha chiesto della stagione di Fabio: “È andata molto bene, ha fatto una stagione molto intelligente. Ha controllato e finito tutte le gare, una cosa che avevamo già visto nel 2020 e che è importantissimo se vediamo com’è il campionato attuale. Ha fatto quel che doveva fare, ovvero vincere il Mondiale”.  

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Ma una cosa è doverlo fare e un’altra cosa è riuscirci. Sono molti a sognare di diventare campioni, ma alla fine vince solo uno: “Ha capito due cose. La prima è come deve guidare la Yamaha, e il vantaggio che ha avuto è che non aveva guidato nessun’altra moto prima, perché veniva dalla Moto2. Perciò non aveva vizi, cosa che per esempio succede ad Andrea Dovizioso, che è arrivato con una serie di vizi di altre moto. Fabio ha capito bene come far funzionare la Yamaha”.

Forcada segnala inoltre il secondo fattore determinante per la conquista del titolo mondiale: “La seconda cosa è che si è preparato per non fallire. Questo, alla fine, è un problema di molti piloti. Se guardi i risultati del 2020 (senza cadute né ritiri), molti piloti avrebbero potuto vincere il mondiale quell’anno. L’importante era non fallire, Fabio lo ha capito e ha cercato un aiuto esterno per ottenerlo, mi sembra un piano perfetto. Se metti insieme tutte queste cose, puoi diventare campione”.

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