Forcada: "I piloti hanno molta più influenza sui team ora che in passato"
Ramon Forcada, uno dei tecnici più esperti nel paddock della MotoGP, confronta l'impatto che ha ora l'arrivo di un nuovo pilota in squadra con quanto accadeva in passato.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Sono passati quasi 30 anni da quando Antonio Cobas ha aperto le porte del Mondiale al tecnico di Moià (Barcellona), che per tutto questo tempo ha vissuto in prima persona la crescita e l'espansione del campionato a tutti i livelli.
Forcada ha lavorato in tutte le categorie e conosce sia la tecnologia dei motori a due tempi, che quelli a quattro, con il passaggio dalle 500 alle 1000 quando la classe regina è stata ribattezzata MotoGP.
Con lui hanno lavorato una moltitudine di piloti come Alex Criville, Alberto Puig, John Kocinski ed Alex Barros, prima di arrivare alla Yamaha nel 2008, dove ha seguito da vicino l'esplosione di Jorge Lorenzo, accanto al quale ha vinto tre titoli (2010, 2012 e 2015).
Forcada, che ora lavora con Maverick Vinales, ha parlato con Motorsport.com dell'influenza che ha un pilota quando si unisce ad una squadra oggi, rispetto a quanto accadeva, per esempio, 15 anni fa.
"Oggi non firmi solo con un pilota, si firma con delle multinazionali. Prima, i piloti che arrivavano in una nuova squadra dovevano adattarsi al sistema di lavoro che era tipico del marchio. Questa è l'unica cosa che non si può comprare. Il resto, i camion e le attrezzature, sono una questione di soldi. Tuttavia, ora il pilota ha tutto un altro peso, al punto che spesso è la squadra che deve adattarsi" sottolinea lo spagnolo, che ritiene che questo sia un po' universale in tutti i team al giorno d'oggi.
"Tutti le Case fanno lo stesso per proteggere il pilota, e questa parte mi sta bene, ma allo stesso tempo dico anche che ci sono certe libertà che in passato non erano permesse dai team manager" ha detto, senza specificare però troppi dettagli.
"I piloti ora hanno molta più influenza sulle squadre rispetto a prima. 15 o 20 anni fa, il pilota era un lavoratore, passava ore nel box e ti aiutava a sistemare la moto. Adesso non succede mai" continua Forcada.
"A quel tempo, nessun meccanico veniva licenziato perché un pilota arrivava con i suoi. Al massimo gli era permesso di portarne uno, ma solo se c'era spazio per lui. Ora intere squadre vengono licenziate. Questo è il risultato dell'esplosione mediatica" ha concluso il catalano.
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