Sulla griglia di partenza del
Red Bull Indianapolis Grand Prix, Ben Spies e Jorge Lorenzo regalano un doppio posto in prima fila a
Yamaha Factory.
L'idolo del pubblico di casa,
Ben Spies, ha chiuso questa seconda giornata con lo stesso ottimo stato di forma già mostrato nei primi turni del fine settimana americano. Nel pomeriggio di qualifiche, il numero 11 della scuderia giapponese ha continuato a far registrare progressi e risultati positivi, mancando di soli 523 millesimi la pole position.
Anche per il Campione del Mondo in carica
Jorge Lorenzo arriva il giusto riconoscimento per la fatica fatta nelle prime tre sessioni di libere dell'appuntamento americano. Apportato un grosso cambiamento al set-up della M1, il maiorchino ha finalmente cominciato a far segnare tempi sempre più rapidi prima del 1'39"629 finale. Lorenzo sfrutterà il turno di rifinitura di domani per accertarsi dell'efficacia della messa a punto sviluppata.
Ben Spies: “
Buona giornata quella di oggi. Non sono stato il più rapido, ma siamo comunque riusciti a chiudere in prima fila. Abbiamo completato più di 30 giri con lo stesso set di gomme, rimanendo sempre abbastanza veloci. Nelle ultime tornate l’idea era quella di superare Casey, però, a cinque minuti dalla conclusione, ho danneggiato il serbatoio e ho perso l’attimo. Nonostante tutto, non sono deluso perché siamo comunque davanti. Abbiamo le nostre colpe e a questo c’è da aggiungere l’incredibile velocità di Casey. Sono convinto che in gara sarà diverso: le gomme dopo dieci giri cominciano ad usurarsi, ma la mia M1 si sta comportando bene con le gomme consumate, quindi non ci resta che aspettare e vedere”.
Jorge Lorenzo: “
Le qualifiche sono andate decisamente meglio degli altri tre turni di libere disputati precedentemente. Sono cresciuto parecchio, e con me anche il feeling con l’anteriore: abbiamo provato a cambiare totalmente una delle moto, e la cosa ha funzionato. Adesso mi sento molto più sicuro in vista di domani. Vorrei essere più vicino al tempo di Casey, ma non mi lamento perché sette decimi sono sicuramente meglio di un secondo e mezzo. Quella di domani sarà una gara molto difficile per tutti. La gomma anteriore, soprattutto sul lato sinistro, produce molto graining (la gomma si stacca letteralmente dallo pneumatico e si appallottola sulla sua superficie)
all’incirca dal quarto giro in poi, quindi non sarà facile. Vedremo cosa succederà”.
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