Lorenzo: "Non mi sono mai offerto a nessun team nella mia carriera"

Jorge Lorenzo sta per affrontare il primo fine settimana europeo della stagione 2018 di MotoGP e per lui sarà un weekend piuttosto speciale. E' un dato di fatto che Jerez de la Frontera sia una delle piste in cui riesce a esprimersi meglio, tanto che lo scorso anno colse proprio sulla pista andalusa il primo podio da pilota della Ducati.

Dopo poco più di 12 mesi in rosso, Jorge sembra essere uno dei pezzi pregiati del mercato. Ha faticato ad adattarsi alla Desmosedici, nonostante tutti gli sforzi fatti dalla Ducati per progettare una moto che si avvicinasse il più possibile alle sue esigenze.

Per questo negli ultimi giorni sono uscite voci che lo vorrebbero lontano da Borgo Panigale dopo appena 2 stagioni. Jorge però le ha subito smorzate.

"Non penso al futuro. Penso a fare bene su questa pista che per me è una sorta di talismano e di cercare di portare a casa un bel risultato. Siamo stati un po' sfortunati con il meteo in Qatar e in Argentina, speriamo che qui vada tutto bene. L'asfalto è nuovo e potrà darci una bella mano avendo più grip".

"In questo sport il tuo valore può crescere sino alle nuvole e può scendere tantissimo. Evidentemente con i 6 punti che ho il mio valore si è abbassato nonostante tutti i titoli e le gare che ho vinto in passato. Però può salire con due buoni risultati".

Per quanto riguarda il suo rapporto con la Ducati, Lorenzo non ha esitato a fare i complimenti per l'impegno profuso dal team di Borgo Panigale che ha cercato di adattare il più possibile la Desmosedici alle sue esigenze. Poi però ha sottolineato ancora i difetti della desmodromica che non lo aiutano a migliorare le sue prestazioni e si suoi risultati.

"Io penso che sino a ora la Ducati ha fatto tanti sforzi per fare una moto che gira di più e meglio in curva, però abbiamo fatto un miglioramento a metà. Ma Ducati ci ha provato e per me è sufficiente. Già quando uno prova mi rende già felice e soddisfatto".

"La moto ha meno trazione dell'anno passato, è più nervosa in rettilineo e si alza all'anteriore quando si accelera. Certo, gira meglio rispetto allo scorso anno, ma i problemi che mi rallentano sono certamente questi".

Lorenzo ha poi concluso con dichiarazioni al veleno nei confronti di Carlo Pernat, manager di alcuni piloti del Motomondiale (tra gli altri Andrea Iannone), che negli ultimi giorni aveva fatto alcune previsioni di mercato in ottica 2019, prevedendo il passaggio di Jorge in Suzuki.

"Pernat? Tutti conoscono che tipo di credibilità abbia questo signore nel Paddock negli ultimi anni. E' il buffone della stampa. Io ho dimostrato qual è la mia credibilità nel corso degli anni. Non mi sono mai offerto a nessun team, né in 125, 250 né in MotoGP. Ho avuto la fortuna di essere uno dei piloti più veloci e uno di quelli con il palmarés più pieno di titoli degli ultimi anni".