Ducati: l'aerodinamica e il forcellone 2020 arriveranno in Qatar
Nella prima uscita in Malesia proseguiranno le comparative di telaio e ci sarà un piccolo step di motore. Poi arriveranno la veste aerodinamica definitiva della Desmosedici GP (forse l'ultimo giorno a Sepang) ed un nuovo forcellone.
Foto di: Ducati Corse
La Ducati è stata la prima a presentare la sua "arma" per la stagione 2020 di MotoGP, ma la nuova Desmosedici GP è una moto ancora in divenire: non sarà quella mostrata ieri al Palazzo Re Enzo di Bologna infatti quella con cui Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci inizieranno il Mondiale l'8 marzo in Qatar.
Del resto, nel mezzo ci sono ancora sei giornate di test con i piloti titolari, oltre allo shakedown con il collaudatore Michele Pirro da sfruttare, quindi è normale che ci sia ancora del lavoro da fare per tirare fuori tutto il potenziale.
Come professato più volte dai piloti, uno degli aspetti su cui era fondamentale lavorare era il "turning" e da questo punto di vista è stato già fatto un passo avanti con il nuovo telaio introdotto nei test di fine stagione a Valencia e Jerez. Anche se i primi riscontri sono stati positivi, le prove comparative comunque continueranno anche a Sepang ed in Qatar.
"Il primo test è stato molto buono dal punto di vista di quello che cercavamo sul telaio. A Valencia la differenza tra il telaio vecchio e quello nuovo è stata abbastanza importante, ma a Jerez questa differenza si è ridotta, anche se penso che abbiamo una buona base per iniziare la nuova stagione. Tuttavia, non abbiamo ancora completato tutte le comparazioni, quindi abbiamo ancora parecchio lavoro da fare per comprendere meglio il nuovo telaio" ha spiegato Gigi Dall'Igna.
La guidabilità di una MotoGP però non dipende solamente dal telaio e infatti a Borgo Panigale hanno lavorato anche sul propulsore per migliorare questo aspetto: "Abbiamo già provato anche il nuovo motore, che si è dimostrato migliorato dal punto di vista della guidabilità. Tutti i piloti che lo hanno provato ci hanno dato più o meno lo stesso feedback".
Tuttavia, pure su questo fronte arriverà uno step già dalla prima uscita in Malesia: "Abbiamo appena concluso i primi test di durata al banco e nel prossimo test introdurremo qualcosa di leggermente diverso per trovare qualche cavallo in più, ma senza perdere niente dal punto di vista dell'affidabilità".
Anche perché gli uomini della Rossa sono intenzionati a riprendersi quel predominio a livello di motore che la Honda è riuscita ad azzerare nel 2019: "Il motore è l'aspetto su cui la Honda è migliorata di più l'anno scorso, quindi sarebbe bello riportarsi a casa il margine che avevamo negli anni passati".
L'aspetto su cui probabilmente vedremo le novità più importanti rispetto alla moto mostrata ieri è l'aerodinamica. La versione definitiva, che comunque è solo un affinamento di quella 2019, arriverà solo nell'arco dei test.
"Come sempre, proveremo la nuova aerodinamica in Qatar, o magari nell'ultimo giorno dei test in Malesia. La differenza tra quella del 2019 e quella del 2020 comunque non sarà troppo grande, perché le regole al momento impongono troppi limiti alla nostra fantasia e quindi è difficile tirare fuori qualcosa di innovativo. Si tratterà quindi di un'evoluzione".
Le novità però non sono finite e l'ultima arriverà nel test conclusivo del pre-campionato: "In Qatar poi ci sarà un'altra novità, perché arriverà anche un nuovo forcellone, quindi credo che potremmo arrivare pronti all'inizio della stagione".
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