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Ducati e Honda: c'è l'accordo sulle condizioni del debutto di Lorenzo nei test di Valencia

Stando a quanto ha appreso Motorsport.com, Alberto Puig e Paolo Ciabatti si sono incontrati oggi in Australia per concordare i dettagli del famoso debutto di Jorge Lorenzo con la Honda.

Il poleman Jorge Lorenzo, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

I responsabili delle squadre di Honda e Ducati in MotoGP, rispettivamente Puig e Ciabatti, hanno avuto una riunione per concordare i dettagli dell'atteso debutto di Lorenzo in sella alla Honda RC213V, fissato per il 20 novembre.

Lorenzo ha un contratto con la Casa italiana fino alla fine di quest'anno, ma la Ducati aveva già fatto sapere che non avrebbe ostacolato il suo pilota, dandogli la possibilità di salire sulla Honda nei test pre-stagionali che si terranno a Valencia il 20 e 21 novembre e poi a Jerez il 28 e 29 dello stesso mese.

Stando a quanto ha saputo Motorsport.com, l'incontro è stato cordiale e si è svolto in perfetta armonia, permettendo alle due parti di raggiungere un accordo totale sui termini in cui lo spagnolo potrà partecipare ai test.

Come è già successo con il debutto di Lorenzo sulla Ducati, datato novembre 2016, la sua Honda sarà completamente nera e anche la tuta sarà simile, senza loghi o pubblicità, salvo quello del produttore Alpinestars, sponsor personale del pilota. 

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Inoltre, Ducati e Honda hanno concordato che Lorenzo potrà anche tenere una conferenza stampa dopo il debutto con la nuova squadra, ma con alcune limitazioni. Ad esempio, non potrà fare alcun tipo di confronto tra i due prototipi davanti ai media.

Sia la Ducati che la Honda hanno voluto pianificare nei dettagli l'attesissimo debutto dello spagnolo, consapevoli delle grandi aspettative che genererà, quindi non vogliono situazioni confuse che potrebbero generare errori anche con i media.

Due anni fa, quando Lorenzo era passato alla Ducati, la Yamaha aveva dato al maiorchino il permesso di partecipare ai test di Valencia, ma non a quelli privati di Jerez. La comparsa di un piccolo logo Ducati sul parafango anteriore aveva poi irritato i vertici della Casa di Iwata.

La Ducati aveva ammesso l'errore, rimuovendo l'adesivo, e il #99 aveva potuto proseguire il suo test. Le due parti volevano evitare il ripetersi di una situazione come questa, per fare in modo che il trasferimento sia il più sereno possibile. 

 

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