Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Dovi sul futuro: "Sono tranquillo, comunque vada cado in piedi"

Il forlivese non ha ancora rinnovato il suo contratto con la Ducati e quando gli è stato chiesto se ha delle alternative non ha voluto approfondire l'argomento, dando però questo input. Sul weekend di Jerez invece è ottimista.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team, Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Maverick Viñales, Yamaha Factory Racing, Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso è arrivato a Jerez de la Frontera, quarta tappa del Mondiale MotoGP 2018, in testa alla classifica iridata. E' curioso quindi che, con questa buona partenza e dopo aver disputato la miglior stagione della sua carriera nella classe regina, il forlivese sia tra i piloti che non hanno ancora un contratto per il 2019, nonostante quest'anno il mercato si sia mosso veramente presto.

Il pilota della Ducati ha cercato in tutti i modi di dribblare le domande sul suo futuro oggi, nascondendosi inizialmente dietro ad un: "Quando ne saprò di più, vi faro sapere".

Quando però gli è stato fatto un po' di pressing, chiedendogli se l'unica opzione è il rinnovo con la Casa di Borgo Panigale o se c'è un'alternativa, Dovi ha aggiunto: "Stiamo parlando, ma adesso parlare delle dinamiche sarebbe controproducente anche per me, quindi non ha senso che io lo faccia. Non è il momento di parlare di queste cose con i giornalisti. Io comunque sono molto tranquillo, perché comunque vada cado in piedi".

E qui subito la memoria si è riavvolta di qualche minuto, a quando Marc Marquez lo ha indicato come compagno di squadra gradito durante la conferenza stampa che ha aperto il weekend: "Lui poteva dirlo come no, perché in conferenza stampa davanti ai giornalisti puoi anche sviare e non sei obbligato a rispondere precisamente. Lui l'ha fatto, ma lo ha detto lui".

Archiviati i discorsi sul futuro, c'è da guardare al presente, perché c'è un Mondiale da provare a portare a casa. E questa sulla carta potrebbe essere l'ultima gara ostica prima dell'inizio della riscossa, che nel 2017 era coinciso con la gara di casa al Mugello. "Desmodovi" però sembra ottimista parlando del weekend che lo attende.

"Anche a Le Mans l'anno scorso abbiamo fatto piuttosto fatica. Sono curioso di vedere come sarà l'asfalto, ma che effetto farà su tutti. Noi nel test di novembre siamo andati forte, ma era già successo anche in passato quindi non è un dato così importante. Sappiamo che la Honda è andata molto forte di passo quando è venuta qua e c'era più caldo rispetto a quando abbiamo girato noi. Immagino quindi che saranno molto veloci, ma bisognerà vedere le Suzuki e le Yamaha, anche se credo che l'asfalto nuovo potrebbe migliorare la situazione per noi. O almeno è quello che spero".

Quando gli è stato chiesto se ritiene di dover correre in difesa, infatti, ha fatto capire chiaramente che l'intenzione non è quella: "Non è che entri in pista dicendo da subito che sarà un disastro, anche perché secondo me possiamo dire la nostra qui, ma sappiamo che ci sono alcuni piloti ed alcune moto che sono molto forti su questa pista, quindi sarà molto complicata. Però sinceramente parto più tranquillo delle ultime due gare, perché penso che possiamo fare bene".

Guardando a quello che è successo nelle ultime due gare, nelle quali le Desmosedici GP18 hanno dato la sensazione di faticare di più delle "vecchie" GP17, viene quasi il dubbio che la strada presa magari per aiutare Jorge Lorenzo non sia proprio quella ottimale. Dovizioso però ha spiegato che in realtà c'è stato un miglioramento a centro curva, ma non grande quanto avrebbero sperato gli uomini della Rossa.

"E' uguale a prima. La moto non è cambiata tanto rispetto all'anno scorso. O meglio, il risultato finale non è cambiato tanto. E' stato fatto un telaio nuovo, si è lavorato su certi aspetti, ma la percentuale è molto piccola, come ho sempre detto anche nei test. Io non sono mai stato particolarmente euforico: siamo riusciti a migliorare a centro curva, ma non tanto quanto ci serve. Si cerca di migliorare tutto continuamente, ma è molto complicato. La moto di quest'anno è molto simile all'anno scorso e non vedo punti critici rispetto a quella. Anzi, abbiamo più punti in classifica, quindi va meglio".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Petrucci: "Spero di avere un vantaggio dai test fatti qui dopo il Qatar"
Articolo successivo Lorenzo: "Non mi sono mai offerto a nessun team nella mia carriera"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera