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Dovizioso su Petrucci: "Delusione umana. Ci vuole intelligenza"

Dovizioso, beffato in Q1 dal compagno di squadra Petrucci, si è sfogato nel post qualifiche del GP di Aragon. Il ducatista è amareggiato per la posizione di partenza, ma anche dalle scelte fatte da Danilo.

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Andrea Dovizioso, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Di rado Andrea Dovizioso si è lasciato andare a debrief incandescenti. Il forlivese è sempre stato una persona pacata, anche nei momenti più complessi della sua carriera e non ha quasi mai puntato il dito contro altre persone.

Oggi, però, il pretendente al titolo iridato Piloti 2020 della MotoGP si è trattenuto meno dopo essere stato beffato in Q1 nelle qualifiche del GP di Aragon dal compagno di squadra Danilo Petrucci, reduce dalla bella vittoria a Le Mans e ormai proiettato verso la prossima stagione, quando andrà a difendere i colori del team Tech3 KTM.

Dovizioso ha subito sottolineato come sia contrario agli ordini di squadra, ma anche come si attendesse scelte più oculate da parte del compagno di squadra in un momento così delicato per Andrea. Di fatto Danilo non è in lizza per il titolo, mentre Dovizioso aveva appena ridotto il suo ritardo dai primi dopo il GP di Francia.

"Secondo me queste situazioni sono complicate e dipende dal proprio punto di vista. Quello che vedo in F1 non mi piace. Avere tutti quegli ordini di scuderia non è buono e nelle moto non è così. Devo dire che per me è positivo", ha subito detto Andrea. "Quando arrivi a un certo punto, però, è intelligente fare valutazioni e impostarsi in un certo modo. Sono d'accordo. Però oggi secondo me da una persona intelligente come Danilo non c'era bisogno che Ducati dicesse qualcosa. Non sono quello che difende Ducati sulle strategie, lo dice il mio passato, però oggi quello che è successo non è stato un grosso limite del team. La vedo così".

Dovi ha poi spiegato per quale motivo sia deluso dal comportamento del compagno di squadra, reo di non aver valutato con intelligenza la situazione e, stando a quanto detto dallo stesso Andrea, di averlo fatto anche in altri frangenti.

"Lui non mi ha ostacolato e io ho potuto fare i miei giri. Se usi la testa in quei momenti lì si fanno ragionamenti facili, se pensi solo a guidare succede quello che ha fatto. Quindi da lui mi aspettavo una reazione diversa. io sono uno tranquillo, non ho rancore, non punto il dito e non metto croci. Anzi, sono all'opposto. Quello che mi scoccia è che quando ti comporti bene in generale e volontariamente fai del bene perché ci tieni, poi ci vuole una certa intelligenza nel comportarsi. E questo non vuol dire farmi arrivare davanti. Non gliel'ho mai chiesto. ma i comportamenti si valutano in base in quello che succede e quello che è successo non mi è piaciuto. E non è la prima volta".

"Il punto è che se ho a che fare con una persona intelligente che ha comportamenti intelligenti, con cui posso parlare in modo produttivo, non ho mai problemi con nessuno. Il punto non è rimanere incazzati con una persona, il punto è che domani parto 13esimo, porca puttana!".

"Undaunted" è poi entrato ancora di più nella questione legata all'aspetto che lo ha deluso di più sulla questione Petrucci, quello umano. "Certo che la delusione è umana e non sportiva. Ha pensato a portare a casa il massimo risultato. E' normale pensare a queste cose, non fraintendetemi. Dipende però qual è la situazione. Tutto qua. E' molto semplice".

Per certi versi, è arrivata inattesa una difesa nei confronti di Ducati. Il team, stando a quanto detto da Dovizioso, sta facendo il massimo per cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati a inizio stagione: "Non posso dire che Ducati non stia facendo il massimo di quello che pensa sia giusto fare. La situazione non è diversa dagli altri anni e non dipende dalla volontà della Ducati".

Inutile infine chiedergli di Aprilia. Andrea non ha voluto parlarne, anche se ha lasciato intendere determinate cose dopo quanto detto oggi dall'amministratore delegato della Casa di Noale, Massimo Rivola. "Non rispondo sulla situazione Aprilia perché non voglio mettere in difficoltà certe persone che ci stanno lavorando. Ma la realtà è differente da quella che viene detta".

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