Dovizioso rompe la maledizione: torna al successo dopo 7 anni a Sepang!
Il forlivese regala il secondo centro stagionale alla Ducati dopo un grande duello con Valentino sul bagnato. Un trionfo meritato che gli mancava da Donington 2009. Lorenzo torna sul podio, ma Rossi è vice-campione del mondo.
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Gold and Goose / Motorsport Images
7 anni e tre mesi. Ha dovuto attendere tanto Andrea Dovizioso per tornare a vincere in MotoGP. Ma quella di oggi è un trionfo davvero importante, perché sul bagnato di Sepang (la gara è iniziata con 20 minuti di ritardo a causa di un vero e proprio diluvio) ha battagliato ad armi pari con tutti i big della MotoGP e ad uno ad uno li ha seminati tutti quanti, involandosi verso la seconda affermazione stagionale della Ducati.
Nelle prime fasi "Desmodovi" ha lasciato che fossero il compagno di squadra Andrea Iannone e Valentino Rossi a contendersi la vetta, facendo da spettatore interessato non troppo distante. Poco dopo la metà della gara però è andato all'attacco della Desmosedici GP gemella e si è messo in caccia del codone della M1.
Il momento chiave è arrivato a cinque giri dalla fine, quando il "Dottore" è andato lungo alla curva 1 e il forlivese ne ha approfittato per infilarsi all'interno. A quel punto Dovizioso ha cambiato ritmo, proprio nel momento in cui Valentino ha accusato un calo delle gomme, che è coinciso con il frangente in cui l'asfalto ha iniziato ad asciugarsi un po'.
Dunque, per il ducatista si spianata la strada verso un successo atteso anche fin troppo, che lo ha reso il nono pilota differente capace di salire sul gradino più alto del podio nella classe regina. Anche per Rossi comunque il secondo posto è importante, perché certifica che il vice-campione 2016 è lui per il terzo anno consecutivo.
Finalmente si è rivista una gara positiva da parte di Jorge Lorenzo anche sul bagnato: il maiorchino ha chiuso ad oltre 10" dal vincitore, ma almeno è riuscito a tornare sul podio. Nella prima metà della corsa è rimasto agganciato al trenino dei migliori, poi si è staccato, ma ha potuto approfittare delle disavventure altri.
A cavallo tra il decimo ed il 13esimo giro, infatti, il gruppetto di testa ha perso ben tre dei suoi protagonisti: il primo a finire ruote all'aria è stato Cal Crutchlow alla curva 2, poi è stata la volta di Marc Marquez alla curva 11 ed infine quella di Andrea Iannone, che avrebbe meritato più fortuna, perché al rientro dopo quattro gare d'assenza aveva corso davvero da leone.
L'unico a riuscire a riprendere la via della pista è stato Marc Marquez, che almeno ha evitato lo zero in classifica, rimontando fino all'11esimo posto finale. Forse lo spagnolo ha pagato anche l'azzardo di montare un disco in carbonio sulla sua Honda.
Continuando a scorrere la classifica è stata assolutamente strepitosa la gara delle due Ducati Avintia, con Hector Barbera e Loris Baz che hanno chiuso a ridosso del podio, in quarta e quinta posizione. Deludente invece quella delle Suzuki, con Maverick Vinales che non ha mai avuto il ritmo dei migliori ed ha chiuso sesto, mentre Aleix Espargaro è addirittura 13esimo.
Nuovamente da incorniciare la prova dell'Aprilia, che con Alvaro Bautista che coglie un ottimo settimo posto davanti a Jack Miller, Pol Espargaro e Danilo Petrucci, che guadagna qualche punto prezioso nel duello interno alla Ducati Pramac che mette in palio una GP17 per il prossimo anno: Scott Redding infatti non è riuscito a fare meglio del 15esimo posto.
Cla | # | Pilota | Bike | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 19 | 42'27.333 | 148.8 | 25 | ||||
2 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 19 | 42'30.448 | 3.115 | 3.115 | 148.6 | 20 | ||
3 | 99 | Jorge Lorenzo | Yamaha | 19 | 42'39.257 | 11.924 | 8.809 | 148.1 | 16 | ||
4 | 8 | Hector Barbera | Ducati | 19 | 42'47.249 | 19.916 | 7.992 | 147.6 | 13 | ||
5 | 76 | Loris Baz | Ducati | 19 | 42'48.686 | 21.353 | 1.437 | 147.6 | 11 | ||
6 | 25 | Maverick Viñales | Suzuki | 19 | 42'50.265 | 22.932 | 1.579 | 147.5 | 10 | ||
7 | 19 | Alvaro Bautista | Aprilia | 19 | 42'53.162 | 25.829 | 2.897 | 147.3 | 9 | ||
8 | 43 | Jack Miller | Honda | 19 | 43'00.079 | 32.746 | 6.917 | 146.9 | 8 | ||
9 | 44 | Pol Espargaro | Yamaha | 19 | 43'01.037 | 33.704 | 0.958 | 146.8 | 7 | ||
10 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 19 | 43'01.613 | 34.280 | 0.576 | 146.8 | 6 | ||
11 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 19 | 43'03.813 | 36.480 | 2.200 | 146.7 | 5 | ||
12 | 50 | Eugene Laverty | Ducati | 19 | 43'03.971 | 36.638 | 0.158 | 146.7 | 4 | ||
13 | 41 | Aleix Espargaro | Suzuki | 19 | 43'04.230 | 36.897 | 0.259 | 146.7 | 3 | ||
14 | 38 | Bradley Smith | Yamaha | 19 | 43'12.942 | 45.609 | 8.712 | 146.2 | 2 | ||
15 | 45 | Scott Redding | Ducati | 19 | 43'17.112 | 49.779 | 4.170 | 145.9 | 1 | ||
16 | 7 | Hiroshi Aoyama | Ducati | 19 | 43'19.998 | 52.665 | 2.886 | 145.8 | |||
17 | 6 | Stefan Bradl | Aprilia | 19 | 43'20.117 | 52.784 | 0.119 | 145.8 | |||
18 | 53 | Tito Rabat | Honda | 19 | 43'22.224 | 54.891 | 2.107 | 145.6 | |||
dnf | 29 | Andrea Iannone | Ducati | 12 | 26'54.777 | 7 giri | 7 giri | 148.2 | Accident | ||
dnf | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 11 | 24'43.757 | 8 giri | 1 giro | 147.9 | Accident | ||
dnf | 68 | Yonny Hernandez | Ducati | 11 | 25'17.337 | 8 giri | 33.580 | 144.6 | Accident |
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